Legambiente studia l’inquinamento da ozono a Carmagnola e Carignano

Torna per un’edizione speciale estiva la misurazione della qualità dell’aria in città con la campagna “Che aria tira?”

Il Circolo di Legambiente “Il Platano” prosegue lo studio dell’inquinamento atmosferico a Carignano e Carmagnola. Aderisce infatti all’edizione speciale estiva della Campagna #CHEARIATIRA, promossa dal comitato Torino Respira.

In precedenza Legambiente aveva seguito per 5 anni uno studio sul biossido d’azoto. Il dossier pubblicato“L’ARIA CHE RESPIRIAMO” era stato presentato all’inizio del 2024.

A luglio verrà misurato l’ozono in città che rappresenta il principale inquinante estivo. Si tratta infatti di un gas tossico, da non confondersi con l’ozono stratosferico che ci protegge dai raggi UV e si trova negli strati alti dell’atmosfera. L’ozono si trova a livello del suolo e si forma attraverso processi fotochimici, cioè innescati dal sole in presenza di inquinanti come gli ossidi d’azoto, prodotti in larga misura dal traffico veicolare. Pertanto, presenta i picchi maggiori nelle ore centrali delle giornate soleggiate estive, quando si parla di smog fotochimico. Può causare irritazione e problematiche a livello cardiovascolare oltre che danni alla vegetazione.

Ozono e crisi climatica

Il Direttivo del Circolo Legambiente, con le parole della presidente Valentina Chiabrando, ritiene utile e necessario questo approfondimento, per estendere la conoscenza su un fattore che agisce sulla salute ed è tuttora meno studiato rispetto alle polveri sottili e agli altri inquinanti invernali. Il potenziale inquinante dell’ozono potrebbe peggiorare nei prossimi anni con la crisi climatica in corso e le sempre più frequenti ondate di calore.

I risultati in autunno

Le provette saranno esposte sempre per un mese all’aria aperta e analizzate dal medesimo laboratorio chimico certificato delle campagne invernali passate. I dati saranno disponibili nell’autunno e verranno confrontati con altri 50 punti in tutto il Piemonte.

redazione

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