La presentazione del progetto
CARMAGNOLA – Il progetto di accoglienza migranti “Altra-meta”, attivo a Carignano dal 2014, è partito a luglio anche a Carmagnola. È gestito dall’associazione carignanese Tra Me su incarico della Prefettura di Torino, in seguito alla vincita di una gara d’appalto pubblica. Vengono ospitate 65 persone a Carignano e 36 a Carmagnola. Provengono da Mali, Costa d’Avorio, Congo, Benin, Nigeria, Afganistan (Carmagnola), Pakistan (Carignano), Gambia e Gahna.
Ai cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale vengono garantite tutte le prestazioni previste dalle leggi italiane ed internazionali a tutela dei diritti dei richiedenti protezione umanitaria. Sono coinvolti mediatori socio-culturali, assistenti sociali, psicologi, educatori professionali, infermieri, operatori amministrativi, e consulenti legali ma anche enti pubblici e privati, associazioni e privati cittadini. Lo scopo, indicato dall’associazione Tra me, è quello di realizzare una rete sociale diffusa e forte, capace di garantire una accoglienza il più possibile condivisa. Attiva in questo senso è l’associazione carmagnolese Karmadonne.
Alla serata di presentazione organizzata nel salone degli Antichi Bastioni lunedì 13 luglio, ha partecipato un gran numero di persone, affollando la struttura e gli spazi esterni nonostante il grande caldo. Il progetto è stato definito dal sindaco di Carmagnola Silvia Testa come «un’ennesima opportunità per Carmagnola».
La protesta
CARMAGNOLA – Contrario al progetto di accoglienza migranti, un gruppo di manifestanti si è riunito davanti agli Antichi Bastioni dove era stata organizzata una serata di presentazione aperta a tutta la cittadinanza.
Presenti i gruppi carmagnolesi della Lega Nord e di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale con i rappresentanti politici locali Fabrizio Ottenga, Massimiliano Pampaloni, Alessandro Cammarata, Bartolo Collo.
«Ora sono direttamente le associazioni che gestiscono – ha commentato Massimiliano Pampaloni (Lega Nord) – senza nemmeno più passare dagli enti locali» e presenta un esempio: «La Germania insegna che se c’è il lavoro è possibile l’integrazione, se la situazione è gestita invece nel modo sbagliato crea solo tensioni sociali».
i.c.