MONCALIERI – Chiuse le sale operatorie all’ospedale Santa Croce di Moncalieri, si torna ad operare all’ospedale San Lorenzo di Carmagnola. Da sabato 18 aprile il blocco operatorio del Santa Croce è infatti inutilizzato perché dovrà essere sottoposto ad un’ampia ristrutturazione, con un tempo previsto per i lavori della durata di circa 120-150 giorni. Questo è quanto è stato riferito con un comunicato stampa dall’ASL TO5 lo scorso venerdì 17 aprile. Gli interventi saranno quindi effettuati presso le sedi ospedaliere di Carmagnola e Chieri; i pazienti che dovessero giungere in regime di urgenza, spiega l’ALS, saranno traferiti, dopo la valutazione, o al Maggiore di Chieri o al San Lorenzo di Carmagnola.
“I lavori al Santa Croce si erano resi improcrastinabili – si legge nel comunicato stampa – l’Azienda Sanitaria ha avuto il tempo di organizzarsi al meglio e assicura tutti i cittadini che non vi saranno né interruzione di servizi né allungamenti delle liste d’attesa. I presidi di Chieri e Carmagnola sono stati attrezzati per sostenere gli interventi per l’intero periodo di chiusura del blocco operatorio moncalierese“.
Il Comitato per la difesa dell’Ospedale San Lorenzo ha commentato la decisione dell’ASL ripercorrendo a ritroso alcuni fatti dei mesi scorsi. Il Comitato aveva infatti presentato, poco più di due mesi fa, “un esposto alle autorità competenti per la salvaguardia della salute dei cittadini all’interno dei presidi ospedalieri dell’ASL TO5. Il documento si focalizzava, in particolare, su quanto già rilevato nella ‘Relazione Sala’ in materia di sicurezza nei tre Ospedali; la Relazione attestava, fra l’altro, che il Presidio di Moncalieri presentava molteplici criticità e un alto rischio, mentre per il San Lorenzo il rischio era pressoché inesistente“. All’esposto, osserva il Comitato, ha fatto seguito la comunicazione della chiusura delle sale operatorie a Moncalieri: “Il Comitato ha vinto una battaglia. Restiamo in attesa di conoscere con quali risorse verranno finanziati i lavori di ristrutturazione a Moncalieri, chiedendoci, al proposito, se sia il caso di sperperare ancora denaro pubblico. D’altronde nella nostra ASL – prosegue il Comitato – è già presente un Ospedale avente tutte le caratteristiche per poter essere definito tale, e che deve essere utilizzato per tutte le sue potenzialità. Questo Ospedale è il San Lorenzo“. Le quattro sale operatorie dell’ospedale carmagnolese sono, spiega chiudendo il Comitato, “tra le migliori del Piemonte“.