“Vittoria” di Barbara Fiorio il libro protagonista della serata di giovedì 30 agosto
“Vieni a scoprire la magia di un Aperilibro”, così recitava la cartolina promozionale distribuita durante le serate del Festival letterario Letti di notte.
Sempre organizzati dal gruppo di Lettura Carmagnola e sempre come location la spaziosa Trattoria della Vigna, i “magici” appuntamenti cultural gastronomici dell’ultimo giovedì del mese sono ormai un must per i carmagnolesi da ormai cinque anni, con una media che oscilla tra i novanta e i cento spettatori a serata.
La stagione degli incontri riprenderà il 30 agosto (per concludersi a novembre) e avrà come ideale filo conduttore la rinascita: da un momento di crisi profonda, dalla mancanza di ideali, di soldi: quattro libri che non potranno lasciare indifferenti i lettori carmagnolesi.
La formula della serata come sempre prevede un’apericena con grosso buffet di antipasti, un primo caldo con acqua e caffè inclusi al costo di € 12,00. A seguire (intorno alle 21:00) la chiacchierata con la scrittrice. Il primo libro protagonista sarà “Vittoria” di Barbara Fiorio, edito da Feltrinelli.
La trama
Vittoria non crede nella spiritualità dei manuali, negli aforismi da calamite e soprattutto non crede nei cartomanti: molto meglio un piatto di trenette al pesto con un’amica che farsi leggere i tarocchi.
Fotografa genovese con alle spalle alcune pubblicità di successo, è sempre riuscita a navigare tra le difficoltà della vita grazie a un valido mix di buonsenso e ironia. Credeva anche di aver trovato l’amore ma, quando Federico se ne va, lasciandola sola in una casa piena di ricordi, il mondo le crolla addosso. Disorientata e in profonda crisi creativa, Vittoria si ritrova a quarantasei anni senza compagno, senza lavoro e senza sapere più con quali soldi comprare le crocchette a Sugo, il suo adorato gatto. A soccorrerla arriva un aiuto inatteso, sotto forma di un mazzo di tarocchi che suo malgrado, e nonostante il suo scetticismo, scopre di saper leggere con imprevedibile talento.
E così, tra la carta dell’Eremita che le ricorda Obi-Wan Kenobi e la Ruota della fortuna che sembra un party psichedelico, nel suo salotto fanno la loro comparsa tanti volti nuovi, consultanti di ogni età che le portano uova fresche, insalatina a chilometro zero e ratafià in cambio di un vaticinio.
Circondata da anime gentili che come lei cercano di rammendare il loro cuore spezzato, e da amici fidati che per mesi la incoraggiano e la proteggono, Vittoria senza rendersene conto tornerà pian piano ad ascoltare il mondo che la circonda ritrovando, insieme alla vena creativa, la forza di credere in se stessa.
L’autrice
«Mi piacerebbe trovare davvero la magia – dice la scrittrice – Non quella dei tarocchi o delle manciate di sale grosso, ma quella in cui mi rifugiavo da piccola, dove tutto era possibile e fantastico. Negli anni ho scordato una delle magie più potenti: la leggerezza. Perché si può esorcizzare il dolore con la capacità di ridere. E si può essere straordinari senza prendersi terribilmente sul serio».
Un libro strepitoso, divertente, scoppiettante come una siringa d’adrenalina sparata nel cuore.
Barbara Fiorio (Genova, 1968), formazione classica, studi universitari in graphic design, un master in marketing communication, ha lavorato per oltre un decennio nella promozione teatrale ed è stata la portavoce del presidente della Provincia di Genova. Tiene corsi e laboratori di comunicazione e di scrittura, tra cui il Gruppo di Supporto Scrittori Pigri (GSSP). Ha pubblicato il saggio ironico sulle fiabe classiche C’era una svolta (Eumeswil, 2009) e i romanzi Chanel non fa scarpette di cristallo (Castelvecchi, 2011), Buona fortuna (Mondadori, 2013), Qualcosa di vero (Feltrinelli, 2015) e Vittoria (2018). I suoi libri sono tradotti in Spagna e in Germania. Considerando che le serate sono spesso sold-out conviene prenotare al più presto al numero 392/5938504