Maurizio Blini ha portato l’indagine per omicidio in Piazza degli Uomini a Racconigi

Oltre 100 commensali per il primo Aperilibro di Racconigi, ospite del Gruppo di Lettura Maurizio Blini

Nonostante il temporale che ha mandato in archivio l’estate 2019, la serata di giovedì 5 settembre ha portato sotto i portici di Piazza Vittorio Emanuele (più conosciuta come “Piazza degli Uomini”) di Racconigi quasi cento commensali che, dopo l’apericena, hanno seguito la presentazione delle ultime due fatiche del giallista torinese Maurizio Blini.

In un dialogo con il carmagnolese Maurizio Liberti, motore infaticabile del Gruppo di Lettura Carmagnola che ha curato i contatti con lo scrittore, e con il pubblico presente, Maurizio Blini ha approfondito le tematiche “noir” dei suoi libri senza peraltro svelare il finale (altrimenti perché comprarlo!). Blini ha presentato a Racconigi i suoi ultimi due volumi “La Ragazza di Lucento” e “La Strategia del Coniglio” che rappresentano il decimo e undicesimo libro scritto dall’autore torinese.

“Non avevo mai pensato di diventare un giallista” ha raccontato Blini, classe 1959. “In gioventù ero un musicista che scriveva canzoni, come era di moda sul finire degli anni Settanta, quando radio e televisione erano terreno di conquista dei grandi cantautori, come Battisti, Guccini, Dalla e mille altri. I testi delle canzoni sono per forza di cose limitati nelle estensioni e inconsciamente ho iniziato a dilatare i testi fino a farne dei racconti brevi che finivano regolarmente nei cassetti e lì venivano dimenticati”.

I concorsi letterari

Fino a quando Blini decise di iscriversi ad un concorso letterario, e poi ad un altro ed un altro ancora, ottenendo qualche vittoria, e piazzamenti sempre nelle prime posizioni, fino a quando un giurato di un concorso , l’autorevole Carlo Lucarelli, consigliò a Blini di riunire i suoi racconti in un volume e pubblicarli. Nacque così il primo libro di Blini dal titolo di “Giulia & Altre Storie”, un’antologia di venti racconti, che diede il via alla serie di gialli che hanno per protagonisti l’investigatore Maurizio Vivaldi e il poliziotto Alessandro Meucci, che dopo aver condiviso gli uffici della questura di Torino, oggi, alla soglia dei sessant’anni, condividono ancora indagini e intuizioni.

L’ispirazione per i gialli

“Per scrivere i miei gialli sfrutto il mio passato di poliziotto investigativo, ma i libri sono fatti soprattutto di personaggi e storie che l’autore prende a piene mani dalla sua esperienza; poi modifica e plasma secondo la sua fantasia per offrire al lettore passione ed emozioni. Ideare un giallo è la cosa più facile del processo di scrittura. Dal momento dell’idea il racconto viene costantemente cambiato, meditato, ripensato, modificato, con il finale che cambia e ricambia ad ogni revisione” afferma l’ex investigatore della questura di Torino.

E proprio “La Ragazza di Lucento” ne è la riprova. Originato dall’evoluzione del racconto primigenio dedicato a “Giulia”, se ne distacca drasticamente e soprattutto si evolve non solo per avere uno sviluppo temporale decisamente più ampio, ma perché cambiano i profili dei protagonisti come cambia la visione della realtà con il passare del tempo.

Per “La Strategia del Coniglio” (che presenta un simpatico pupazzo di coniglietto in copertina che specchia la sua immagine in una pozza diventando un inquietante gremilin capovolto) Maurizio Blini fa ampio uso di riferimenti alla più moderna tecnologia di indagine, ad iniziare dall’uso dei droni per controllare il territorio.

“Ma la più moderna ed evoluta tecnologia non può sostituire l’intuizione personale e il confronto degli investigatori, che spesso si ritrovano a tavola per schiarirsi le idee e trovare nuove prospettive. Proprio come penso sia accaduto questa sera, con questa magnifica apericena” ha concluso Blini fra gli applausi.

Prossimo Aperilibro a Racconigi: Cristina Rava “Di punto in bianco”

In autunno le colline piemontesi sono uno stato dell’anima: nebbia azzurrina che cinge i crinali, tenue malinconia a invadere i cuori. Lo sa bene il commissario Bartolomeo Rebaudengo che ha deciso di darci un taglio con omicidi, scene del crimine, tecniche del profiling, e di ritirarsi in Langa. Per quelli come lui, però, non c’è pensione che tenga. E così il poliziotto si ritrova a indagare sulla morte del giovane Dario, scomparso dopo un festino a base di alcol e droghe, e ritrovato cadavere a distanza di alcuni giorni.

Ma il delitto è anche l’occasione per rivedere Ardelia Spinola, il medico legale dall’intuito infallibile, che ha il vizio di cacciarsi nei guai e che nasconde la sua fragilità dietro una tagliente ironia. La passione di un tempo ha lasciato spazio al gioco delle schermaglie e al tarlo dei rimpianti, nonostante i due – diversi come il giorno e la notte – continuino a fare scintille.

Intanto c’è il diavolo sulle colline, e ci mette pure la coda dettando un’impressionante sequenza di tragiche casualità e colpevoli omissioni, inestricabili equivoci e gesti rovinosi. La caccia sospingerà Ardelia e Bartolomeo nelle ombre di una terra ancora selvaggia e nelle tenebre di una mente ossessionata dalla vendetta.

Cristina Rava si conferma una delle voci più acute del noir al femminile, componendo con leggerezza pensosa e impeccabile humor una commedia nerissima sulle miserie di chi arranca nella malora, insieme alla sincera confessione di quello che le donne non dicono.

Prenotazioni

Sabato 14 settembre 2019, ore 19.30 – Cortile ex SOMS Via Carlo Costa (Racconigi). Prenotazioni: Valeria (347/479.11.31); Enrica (339/71.33.427)

redazione

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