E adesso nixen

a cura della dottoressa Silvia Senestro

Il termine “Nixen”, da tempo noto nei Paesi Bassi, recentemente esplorato dalla giornalista del New York Time Olga Mecking ed oggi portato alla conoscenza dei lettori della Pancalera, letteralmente significa “far niente”.

Dietro questa espressione, tuttavia, c’è molto di più rispetto al semplice concetto di ozio o di riposo.

“Nixen” è una vera e propria arte: quella di rilassarsi senza sensi di colpa e senza porsi obiettivi; fare qualcosa che ci piace per il solo piacere di farlo, godendo del momento: mangiare per mangiare, dormire per dormire, passeggiare per passeggiare; fare qualcosa o far niente solo semplicemente per farlo, non per dimagrire o per fare più passi o migliorare una prestazione.

Praticare il Nixen significa vivere i momenti con semplicità e con pienezza, senza avvelenarli con la fissazione che abbiamo per il miglioramento, per gli obiettivi ed i traguardi. Traguardi che, con la loro onnipresenza, non possono che generare frustrazione. Potremmo sempre migliorare un po’: essere un po’ più magri, un po’ più tonici, mangiare un po’ meglio, correre un po’ più veloce. In quest’ottica, il traguardo immaginario non è mai raggiungibile e noi non siamo mai soddisfatti. E poi ci lamentiamo che siamo ansiosi. Mi sembra ragionevole chiedersi che cosa abbia a che fare la nostra ansia con questa esigenza di finalizzare ogni singola attività, anche il più piccolo gesto, al raggiungimento di qualcosa.
Corro così diventerò; mi alleno così sarò; mangio/non mangio questa cosa così otterrò; leggo questo libro così saprò. Cammina, leggi, mangia, prega, ama (cit.) per il semplice gusto di farlo e starai meglio.

Ricordiamoci del Nixen anche quando programmiamo gli impegni dei nostri bambini. Oltre alla scuola (dove inevitabilmente e giustamente si pongono obiettivi di crescita e di miglioramento) spesso l’agenda dei piccoli è fitta di impegni organizzati in modo ansiogeno e stressante; dal nuoto all’equitazione, dal corso di disegno a quello di cucina, non solo gli impegni sono tanti (forse troppi) ma soprattutto non sono organizzati a misura di bambino. Non hai ancora finito la prima lezione e già ti hanno riempito la testa con gli ostacoli che dovrai superare, le mosse che dovrai imparare, gli sbagli che dovrai correggere, i livelli che dovrai raggiungere. È tutto un salire, un superare, un modificare. Dov’è il divertimento? Dov’è lo sfogo? Dov’è la gioia?

Persino il catechismo, il catechismo santo cielo!, in certe parrocchie é organizzato come un percorso ad ostacoli fatto di livelli da superare dove i ragazzi e, risanto cielo, pure i genitori sono obbligati a partecipare, presenziare, superare le prove e ritirare il tagliandino per accedere al livello successivo. Se ce la fai, vinci la prima comunione. Se non ce la fai, che ti succede? Muori? Vai all’inferno? Ripeti il percorso l’anno prossimo? Si può venire bocciati al catechismo?

I ragazzi, fuori da scuola, hanno bisogno di muoversi e giocare senza l’assillo del perfezionamento ad ogni costo. Almeno in un ambito, almeno in un pezzetto di vita, lasciamoli liberi! Così continuano ad essere felici. Io da piccola ero felice quando correvo nei prati, giocavo con i gatti, trottavo dietro a mia nonna nell’orto. Era tutto gratis e nessuno mi stressava correggendo i miei movimenti o stimolandomi a fare di più o di meglio. Il Nixen non sapevo cosa fosse tuttavia lo praticavo e lo pratico tuttora con naturalezza, grande soddisfazione e zero sensi di colpa. Lo propongo quindi anche a voi; Nixen o no, riappropriatevi del vostro tempo e dei vostri gesti, di ciò che vi piace, del qui e ora. Smettetela di cercare di migliorare e come per magia vi scoprirete migliori: meno ansiosi, più soddisfatti ed esperti paladini della nobile, antica, raffinata ed italianissima arte del cazzeggio.

redazione

Next Post

Maltempo, Carmagnola raccoglie segnalazioni di danni in agricoltura

Mar Lug 2 , 2024
Invito alle aziende agricole a presentare domanda di ricognizione dei danni subìti Un violento temporale associato a forti colpi di vento e grandine si è abbattuto sul territorio carmagnolese ieri pomeriggio, lunedì 1 luglio, causando danni. L’Amministrazione comunale carmagnolese invita le aziende agricole a segnalare i danni subiti. Il riferimento […]

potrebbe interessarti