Un territorio, un’idea di politica, un lavoro di oltre 20 anni, una comunità coesa pur nelle differenze che vuole farsi sentire per il futuro. Mauro Calderoni, dal 2014 sindaco di Saluzzo (CN), ha annunciato giovedì sera la sua candidatura al Consiglio regionale per le elezioni del 8 e 9 giugno. È nella lista “PD per Gianna Pentenero”, nel collegio della provincia di Cuneo.
Ad intervenire nel salone dell’Internodue, di fronte ad oltre 250 persone, sono stati i “compagni di strada” di tutto il percorso politico di Calderoni, sia in città che nella Granda, dove da tempo ricopre il ruolo di segretario provinciale del PD.
L’onorevole Chiara Gribaudo, impegnata a Parigi coi colleghi francesi per dare corso al Trattato del Quirinale, ha fatto pervenire il suo saluto.
«Mauro ha dimostrato di essere un amministratore che fa politica e non solo parole» ha raccontato Paolo Allemano, sindaco di Saluzzo dal 2004 al 2014. Calderoni è stato suo assessore per 10 anni, prima di raccoglierne il testimone.
Corrado Lauro, medico consigliere di maggioranza a Saluzzo: «Mi unisce a Mauro l’idea della politica come servizio alla comunità, a prescindere dal consenso. Penso, ad esempio, al grande impegno per l’accoglienza dignitosa degli stagionali della frutta. Oggi nei ministeri si cita il “modello Saluzzo”, dove sul fenomeno si è creata una rete di enti, associazioni, imprenditori per l’ospitalità organizzata e diffusa».
Il capogruppo di maggioranza Paolo Battisti ha spronato il candidato in Regione: «Ci occorre Mauro Calderoni a Torino per continuare a portare avanti le battaglie sulla sanità pubblica su tutto il territorio e per migliorare i trasporti locali».
Dino Matteodo, ex amministratore della valle Varaita, ed Ermanno Bressi della Compagnia del Buon cammino hanno evidenziato il lavoro di area vasta: «Calderoni in Regione può fare la differenza. Da tempo porta avanti politiche che hanno coinvolto le sei valli occidentali della Granda e l’area pedemontana. E’ un’intuizione da continuare a sviluppare».
La giovane racconigese Marta Guerra ha conosciuto Calderoni nella segreteria PD: «Mauro è il candidato di noi giovani per Torino. Per me è stato ed è fonte di ispirazione perché appassionato del suo lavoro politico, preparato e con una capacità di sintesi e visione».
La sindaca di Cuneo Patrizia Manassero ha evidenziato le capacità di unione della coalizione che da 20 anni governa a Saluzzo: «Qui il sindaco ha saputo unire e rappresentare anime diverse. Questa esperienza dal Cuneese deve arrivare a Torino. Mauro Calderoni deve essere il consigliere regionale che ascolta questo territorio e ne è punto di riferimento».
Hanno portato un saluto anche il candidato sindaco alle comunali di Saluzzo, l’attuale vice, Franco Demaria che è in ticket con Francesca Neberti: «Questa serata rappresenta la conclusione del tuo impegno in città. L’associazione “Insieme si può”, che ci ha indicati nella corsa per il Comune, ti sostiene convintamente in questa tua sfida elettorale per il Piemonte».
Ad introdurre l’intervento di Calderoni sono stati i due moderatori della serata Alida Anelli, ex assessore del Comune di Saluzzo, e Davide Sannazzaro, sindaco di Cavallermaggiore e “collega” della segreteria PD di Cuneo.
«Ringrazio gli amici e colleghi – ha dichiarato in conclusione – per aver raccontato il nostro metodo di lavoro. Innanzitutto, facciamo politica insieme. Inoltre, abbiamo un orizzonte territoriale che va oltre il campanile. I problemi, infatti, non si risolvono più a livello comunale, ma serve coinvolgere un territorio ampio. Credo sia la volta buona per una candidatura di un’area allargata della Granda, come da tempo fanno gli amici delle Langhe e del Roero. La mia non sarà una campagna elettorale di promesse, ma di ascolto e di dialogo, specie fra diversi».