La task force darà priorità alla ristrutturazione del sistema sanitario. Indicazioni immediate sulla riapertura dal 4 maggio
Si è insediata ieri pomeriggio la task force per la gestione della Fase 2 dell’emergenza coronavirus in Piemonte. Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla sanità Luigi Genesio Icardi hanno accolto gli esperti.
Coordinatore del gruppo di lavoro è Ferruccio Fazio, già ministro della Salute e oggi sindaco di Garessio. Fazio ha rilevato come l’emergenza di oggi renda indispensabile agire immediatamente sul fronte della medicina territoriale. E’ nesessario, ha segnalato Fazio, codividere un percorso con tutti gli interlocutori del comparto, dai medici di medicina generale, agli infermieri, ai nuovi operatori delle Usca.
Compongono la task force Giovanni Di Perri, Guido Giustetto, Pietro Presti, Massimiliano Sciretti Franco Ripa e Alessandro Stecco. Hanno evidenziato il ruolo centrale di medici di medicina generale, pediatri, farmacisti, sistema di continuità assistenziale, specialisti ambulatoriali per teleconsulenze, Usca, assistenza domiciliare programmata, ambulatori e sale di attesa, igienisti, epidemiologi, telemedicina e telemonitoraggio.
Del gruppo di lavoro farà anche parte Paola Brusa, segretario dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Torino.
«Come da indicazione del presidente Cirio – ha sintetizzato Fazio – entro luglio presenteremo un piano organizzativo applicabile operativamente già a settembre. Nell’immediato, forniremo alla politica delle indicazioni tecniche e scientifiche sulle misure di contenimento sociale, in vista della scadenza del 3 maggio».
«E’ stato un incontro operativo e molto costruttivo» ha osservato l’assessore regionale Luigi Genesio Icardi. «Gli esperti hanno individuato tempi e metodi degli interventi per ristrutturare il sistema sanitario territoriale. Che sarà quindi in grado di affrontare possibili ritorni dell’epidemia. Da questa esperienza emergenziale dobbiamo ricavare l’opportunità di strutturare al meglio il sistema di cura sul territorio, che in questi anni è stato drammaticamente trascurato».