Si avvicina la data del 5 luglio, fissata dopo una proroga per presentare le osservazioni al documento di Sogin che ha individuato ad inizio 2021 i territori potenzialmente idonei ad ospitare il sito unico per il deposito nazionale di scorie nucleari.
La Città metropolitana di Torino ed i sindaci dei Comuni coinvolti – Chivasso, Carmagnola, Mazzè, Rondissone, Poirino, Caluso, Villareggia – particolarmente preoccupati che l’allarme sul rischio di insediamento sia calato, oggi hanno chiamato a raccolta online i parlamentari piemontesi per chiedere aggiornamenti e sollecitare attenzione.
Le deputate Elisa Pirro, Jessica Costanzo, Silvia Fregolent, Daniela Ruffino e Augusta Montaruli hanno accolto l’invito del vicesindaco di Cittàmetropolitana di Torino Marco Marocco; gli onorevoli Carlo Giacometto e Mino Taricco hanno inviato un messaggio garantendo il loro impegno.
Tutti hanno chiesto ai parlamentari di farsi parte attiva perchéa Roma le scelte siano fatte su basi tecniche, tenendo conto delle osservazioni redatte dagli esperti.
Intanto nel corso della riunione si è appreso che la Regione Piemonte negli ultimi giorni ha deliberato la sua contrarietà ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.
Soddisfatto il vicesindaco metropolitano Marco Marocco che ha subito chiesto alla Regione Piemonte di condividere quanto prima con i Sindaci e la Città metropolitana il contenuto dell’importante deliberazione assunta. «Per noi è una conferma del buon lavoro svolto da Città Metropolitana insieme alle amministrazioni locali nel preparare le osservazioni» commenta Marocco.