La direzione generale dell’Asl TO5 ha approvato mercoledì 6 dicembre il bando di gara per individuare i professionisti che redigeranno il progetto di fattibilità tecnica economica (PFTE) dell’ospedale di Cambiano. La procedura di gara avrà una durata di 45 giorni.
Dopo l’esame delle offerte, ad aprile, verrà affidata la progettazione finanziata grazie a una disponibilità di 16,5 milioni messi a disposizione dalle Regione Piemonte. Per la consegna del progetto sono previsti nove mesi, consentendo quindi il pieno rispetto dei tempi previsti dall’INAIL, soggetto finanziatore dell’opera. L’inizio dei lavori è previsto per il 2026, con la fine tra il 2029-2030.
Il costo previsto per l’opera è di 302 milioni che saranno garantiti da fondi INAIL. L’importo è stato aggiornato di intesa con INAIL e Ministero della Salute per tenere conto dell’aumento dei costi dei materiali e dell’energia. Il nuovo ospedale si svilupperà su una superficie di oltre 80 mila metri quadrati, di cui la quasi totalità di proprietà demaniale. Avrà 530 posti letto, compresi quelli tecnici.
Pescarmona: rispettate le tempistiche
Il Direttore Generale dell’Asl TO5, il dott. Angelo Michele Pescarmona esprime tutta la sua soddisfazione: «Dopo 8 mesi dall’individuazione della sede, riusciamo oggi a compiere un altro importante passo in avanti nella realizzazione del nuovo ospedale. Grazie al sostegno economico e operativo della Regione e all’impegno dei nostri uffici, tutto procede nel rispetto delle tempistiche previste a testimoniare la concretezza del progetto».
Cirio: Cambiano opera che riparte con progetti e investimenti
Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, aggiunge: «La Regione garantisce tutte le risorse per la progettazione del nuovo ospedale dell’Asl To5. Un’opera che il territorio attende da anni e che segna il cambio di passo della macchina dell’edilizia sanitaria che, dopo anni di blocco, riparte con progetti e investimenti. L’ospedale di Cambiano si inserisce infatti nel piano per l’edilizia sanitaria che prevede la realizzazione, o l’ampliamento, di 14 ospedali: Ivrea, Savigliano, Torino nord, Savigliano, Alessandria, i due lotti dell’ospedale di Vercelli, il Parco della Salute di Torino, la Città della Salute di Novara, gli ospedali di Cuneo, Domodossola e Verbania, l’ampliamento dell’ospedale di Borgomanero e la rigenerazione di quelli di Alba e Bra».