Il pericolo per tutti i consumatori della carne artificiale e di tutti i cibi da bioreattore. L’importanza del benessere animale e dell’adeguamento alle normative UE. Il sistema Classyfarm per certificare il rispetto della riduzione degli antibiotici là dove non servono.
Sono questi i temi affrontati ieri, mercoledì 13 aprile, a Cavour al Convegno “Il futuro degli allevamenti tra: nuova pac, eco schemi e carni sintetiche”. E’ stato organizzato da Coldiretti Torino nel Salone della Bocciofila di via Vigone 3.
Erano presenti un centinaio di persone, in buona parte allevatori, in quella che è stata la serata di pre-apertura della Fiera Cavour Carne organizzata da Coldiretti Torino. In sala con Sergio Paschetta sindaco di Cavour, c’erano Andrea Repossini direttore di Coldiretti Torino, Renato Pautasso responsabile CAA di Coldiretti Torino, Marco Verné veterinario dell’ASL TO3, Bruno Mecca Cici presidente di Coldiretti Torino.
Nel corso dell’incontro i relatori hanno ribadito l’importanza di seguire in modo sempre più scrupoloso le norme per il benessere animale e i protocolli contro l’antimicrobico-resistenza. I presenti hanno anche lanciato la mobilitazione per il sostegno al Disegno di legge contro il cibo sintetico che metterebbe un bene essenziale come il cibo «nelle mani di una manciata di multinazionali detentrici di brevetti di moltiplicazione cellulare in bioreattore escludendo dal mercato il cibo frutto di allevamento e coltivazione».
Il report di FAO e OM sul cibo sintetico
Proprio in questi giorni, un report di FAO e OMS ha sconsigliato di chiamare questi prodotti con termini come “carne coltivata” preferendo la definizione di “cibo a base cellulare”. Ma, soprattutto, le due organizzazioni dell’ONU hanno messo in guardia sul rischio che i procedimenti per ottenere questi alimenti artificiali possano generare ben 53 malattie diverse.
Coldiretti Torino vuole accendere un faro su questa deriva artificiale per troppo tempo sottovalutata. Invita i consumatori ad «acquistare cibo naturale, a Km Zero, preferendo frutta e verdura di stagione nonché carni e formaggi da animali allevati seguendo i protocolli per il benessere animale e la sicurezza alimentare».