Al via tra poche ore la Sagra dell’Agnolotto e del Canestrello, che verrà inaugurata oggi, venerdì 5 maggio, alle 18 e proseguirà fino a domenica 7 maggio.
La cerimonia inaugurale alla presenza delle autorità sarà accompagnata, durante la visita alle mostre proposte in paese, dal concerto per chitarra a cura degli allievi del maestro Marco Esposito.
Nella tre-giorni della Sagra ci saranno occasioni di svago, meraviglia, gioco e allegria per tutte le età.
Sul fronte musicale, sotto il PalaAgnolotto (quartier generale della Sagra, in piazza del municipio) saranno proposte tre serate in musica.
Venerdì 5 maggio “Live”, con il coordinamento di Antonio Lannocca, porterà sul palco una decina di artisti, tutti polongheresi, che interpreteranno i grandi successi della canzone italiana.
Sabato 6 maggio, fin dalle prime forchettate, andrà in scena “Figli delle stelle”, il nuovo format di cena-gioco musicale ideato e diretto da Andrea Caponnetto, che si concluderà con una performance disco di Anisa, brillante dj monregalese che sta spopolando in tutta la regione.
Domenica 7 maggio sera spazio alle sonorità più popolari con l’orchestra Luca Panama.
Per tutti gli appuntamenti gastronomici (cene di venerdì, sabato e domenica e pranzi di sabato e domenica) è consigliata la prenotazione: 347-8274360, 339-2178172.
Piatto principale degli appuntamenti self-service saranno gli agnolotti, cucinati secondo le ricette ricercate dallo chef Massimo D’Ambrosio. Mantenendo il delicato equilibrio tra prodotti del territorio, stagionalità e richiesta del pubblico, saranno tre le tipologie di agnolotti proposti: al ragù, con asparagi e fonduta e con salsiccia, fiori di zucca e pesto di zucchine.
“Arti Polongaire” e le mostre in paese
Apriranno oggi anche le mostre proposte per l’evento.
Nei giorni della Sagra (5-6-7 maggio) e nel weekend successivo (13-14 maggio) sarà possibile visitare presso il palazzo comunale di Polonghera la mostra “Arti Polongaire” realizzata con il sostegno di Regione Piemonte, Comune di Polonghera e Parco del Monviso. Una rassegna artistica patrocinata Regione, Provincia, Monviso Biosphere Unesco, Unpli, Octavia, Le Terre dei Savoia e Atl del Cuneese in collaborazione con Btm, Crs e Fondazione Comunicazione Natura.
Sarà possibile ammirare “La casa del prete”, uno dei dipinti più celebri di Giulio Boetto (dedicato ad uno scorcio tuttora visibile a Prolonghera) impreziosito da installazioni video e audio di Giosuè Boetto Cohen, nipote del grande artista torinese che tanto amò il Saluzzese. “La terra, l’acqua, l’uomo: un modello di ecosistema” è però una rassegna a più voci, o meglio a più arti, che riunisce negli ampi spazi interni ed esterni del palazzo municipale altre tre presenze di segno diverso in dialogo creativo intorno al tema centrale della mostra. Nelle sale, raffinatamente allestite dalla volontaria Elena Aimaretti, si possono ammirare i lavori del pittore Vinicio Perugia, del fotografo Ivano Giuliano e dello scultore Gianni Busso.
Nella chiesa di Santa Maria di Codevilla i partecipanti alla Sagra potranno ammirare la mostra di abiti da sposa a cura del wedding planner Massimo Piola, che ha selezionato vestiti nunziali di tutti i tempi e anche di altre culture per effettuare, come dice il titolo dell’esposizione, “Un viaggio nel tempo e nello spazio”.
L’atelier dell’artista Maria Dematteis (via Umberto I) resterà aperto per poter ammirare la mostra d’arte che ha coinvolto diversi artisti locali sul tema “Cos’è l’arte? La vita continua?!…” (con l’obiettivo di decidere quale segno di interpunzione tenere, dopo questa esperienza di confronto, al termine della frase-titolo). La collettiva è arricchita di effetti speciali e laboratori di Fa.Vol.ha.
I dipinti del sindaco e del parroco in mostra
Una delle idee più originali inserite nel programma della quindicesima edizione della kermesse è la presentazione di due opere pittoriche realizzate dal parroco Gianluigi Marzo e dal sindaco Gianmaria Bosco. Si possono ammirare (e votare la preferita tramite telefono, con un sistema QR code) durante i tre giorni della Sagra nella chiesa di Santa Maria di Codevilla, dove si trova anche la mostra di abiti nunziali. La simpatica iniziativa vuole essere un invito da parte dei due pittori amatoriali, ad avvicinarsi all’arte e a sviluppare nuove sensibilità.