Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Giorgis ha consegnato le chiavi al sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni, l’edificio può essere riutilizzato
Sono passati quasi 8 anni. Nel settembre del 2012 il Tribunale di Saluzzo veniva chiuso (insieme ad altri in tutta Italia). Da allora il Palazzo di Giustizia di corso Roma, edificio di proprietà comunale, non è più utilizzato (tranne il piano seminterrato che ospita gli uffici del Giudice di Pace).
Fino a ieri, 3 agosto. In mattinata il sottosegretario alla Giustizia Andrea Giorgis è stato ricevuto in municipio dal sindaco Mauro Calderoni e gli ha consegnato le chiavi dell’immobile.
L’Amministrazione civica ha deciso di utilizzare gli oltre 6 mila metri quadri di stanze ed uffici che accoglievano giudici, funzionari, processi ed udienze, per trasferire da settembre alcune delle aule delle scuole primarie, per garantire il rispetto delle norme anti Covid, grazie a spazi più ampi.
La riapertura dell’ex Tribunale era bloccata dalla presenza di alcuni mutui a carico del Ministero della Giustizia. La situazione è mutata a metà luglio con il Decreto Rilancio che permetteva il riutilizzo del palazzo anche per scopi diversi da quello giudiziario, in particolare per consentire a scuole o uffici superfici maggiori per garantire il distanziamento sociale.
«Oggi viviamo un momento importante – ha detto il sindaco Calderoni – che pone termine a una vicenda complessa durata anni, la cui risoluzione ha richiesto un adeguamento normativo».
Il primo cittadino ha illustrato alcuni dei progetti sull’ex Palazzo di Giustizia: «Con questo passaggio di consegne possiamo riorganizzare al meglio alcuni spazi pubblici, nell’immediato per rispondere alle necessità della scuola. In futuro, si potrà ragionare insieme su quale destinazione definitiva dare a quei locali. Avremo la possibilità di disegnare una parte importante della città, perché, insieme al progetto relativo al Movicentro, anch’esso innestato sull’asse viario di corso Roma, possiamo immaginare il
futuro su un’area centrale della nostra città».
Calderoni ha voluto rendere pubblici alcuni ringraziamenti: «All’onorevole Chiara Gribaudo per la cura dimostrata nei confronti del suo collegio elettorale, espressa con continuità e convinzione, creando un raccordo tra l’amministrazione centrale e quelle locali, ripresentando a più riprese la questione del Tribunale di Saluzzo. Grazie anche al sottosegretario Giorgis, che è riuscito a ottenere questo risultato così importante per noi».
L’onorevole Gribaudo è intervenuta per il Tribunale
E’ intervenuta la deputata Gribaudo: «Questo è un esempio di istanza giusta, da troppo tempo ferma, che invece rappresenta un caso di buona politica e buona amministrazione».
Il commento di Giorgis: «Credo anche io che questa sia una misura di buona amministrazione, perché è giusto che questo immobile torni ad essere riutilizzato per iniziative di interesse generale. La soluzione che permetterà a Saluzzo di riottenere i locali del Tribunale si fonda su un provvedimento di carattere generale che vale per tulle le amministrazioni del Paese».
All’incontro ha partecipato Paolo Demarchi, il presidente del Tribunale di Cuneo (sede che ha “assorbito” quella soppressa di Saluzzo): «Per Saluzzo è una giornata importante, ma lo è anche per lo Stato, perché oggi abbiamo posto fine a uno spreco, e restituito un locale che verrà adibito a nuovi fini istituzionali».
All’incontro con Giorgis nella sala consigliare del municipio erano presenti anche gli esponenti delle minoranze di Saluzzo. Carlo Savio ha dichiarato: «E’ un bel risultato che ripaga in parte della parziale perdita dei servizi giudiziari». Domenico Andreis: «E’ stata portata avanti una lotta comune di tutte le forze consigliari che a livello locale sanno agire insieme per il bene della comunità».