E’ arrivata nel fine settimana la proroga richiesta dalla Città Metropolitana di Torino a Sogin per la presentazione delle osservazioni sulla possibile creazione di un deposito di scorie nucleari a Carmagnola e Caluso-Mazzè-Rondissone.
Gli uffici avranno 180 giorni, anzichè 60, per produrre la documentazione. La proroga era stata chiesta a gran voce dai Comuni nel corso degli incontri informativi del Tavolo per la Trasparenza e Partecipazione Nucleare, convocato dall’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati. L’emendamento che ha consentito la proroga è a firma Federico Fornaro (capogruppo Liberi e Uguali alla Camera); è stato approvato dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera.
«Sono state ascoltate le richieste di Enti locali e Regioni» ha commentato l’assessore Marnati. Il seminario nazionale, propedeutico alla stesura della nuova Carta Nazionale dell’aree potenzialmente idonee, si svolgerà dopo 240 giorni, e non 120.