Salus per aquam, dicevano i romani. Noi invece diciamo Spa. Indipendentemente da come lo si chiama, il concetto è sempre lo stesso, quello di termalismo, ovvero il fenomeno per cui l’uomo continua a ricercare da sempre la salute e il proprio benessere nell’acqua. L’acqua non è solamente un oggetto emblematico, dal forte valore culturale, legato ai fenomeni di culto e alle figure divine, ma costituisce anche il 60% del corpo umano. La necessità di raggiungere il benessere fisico, psichico e spirituale si traduce, oggi più che mai, nella ricerca quasi frenetica di soggiorni termali.
Da qui emerge l’importanza dello studio del termalismo al fine di comprendere l’evoluzione del rapporto spirituale e fisico dell’uomo con questo elemento.
Nell’Antica Roma, le terme erano luoghi deputati allo svago, al benessere, al piacere e alla vita sociale. A Roma, il fenomeno del termalismo fu interessato da un massiccio sviluppo che coinvolse l’edilizia urbana, favorendo altresì il concetto igienico di bagno. Inizialmente, i bagni erano pubblici, venivano effettuati all’aperto e spesso erano costituiti da vasche di sola acqua fredda. Piano piano, in molte case romane, cominciarono a spuntare le prime stanze da bagno, inizialmente fredde, poi sempre più calde, riscaldate da piccoli locali dedicati alle attività complementari quali sauna e sala massaggi. Poi nacquero i primi stabilimenti termali, di cui ancora oggi ne ammiriamo le vestigia: le terme ebbero un impatto importante sulla vita sociale dell’epoca, in quanto erano aperte quotidianamente a chiunque, indipendentemente dal ceto sociale, si pensi che le tariffe dei bagni pubblici erano molto basse proprio per permetterne la fruizione anche ai meno abbienti. Dopo poco tempo, cominciarono a spuntare i primi bagni privati, più costosi e raffinati, riservati alla clientela d’Èlite. Iniziò così una sensibilizzazione verso la cultura termale che portò i romani a sfruttare le sorgenti per usi terapeutici. Tra queste sorgenti ricordiamo l’edificazione dello stabilimento termale delle Acque Albule di Tivoli, che divennero poi oggetto di interesse letterario per via delle loro comprovate proprietà terapeutiche.
Il termalismo oggi
Oggi, il termalismo è diventata una vera scienza termale che ha come obiettivo quello di capire e sfruttare a pieno le risorse e le proprietà terapeutiche dell’acqua. Lo sviluppo scientifico in tale senso è oggi affidato alle accademie ed agli istituti universitari, i quali hanno anche il compito di approfondire il modo in cui l’azione della terapia termale trovi oggi le maggiori possibilità d’impiego. È così che il termalismo viene diffuso anche in città in cui non vi è acqua termale: prendiamo in esempio la città di Torino, la quale non dispone di acqua termale, ma di un bell’acquedotto che serve ad alimentare le appena nate QC Termetorino, situate in corso Vittorio Emanuele 77. Ubicate all’interno del Palazzo Abegg, storico edificio risalente al 1875, in seguito divenuto sede del Torino Calcio e poi del Cepu, la struttura offre saune, biosaune, bagni turchi, terrazzi a pozzo con doccia di reazione, percorso Kneipp, idromassaggi, dormeuse acquatiche con idrogetti, cascate, idrogetti a muro, lettini doccia, gayser, sale per massaggi, materassi ad acqua e tante altre pratiche tipiche del termalismo moderno.
Torino è una città amante dell’acqua. Ecco che troviamo anche il Dar al Hikma, situato in via Fiochetto 15, il quale offre la biblioteca, un ristorante, una sala conferenze e veri e propri bagni turchi. Tra quieti cortili e cous cous, qui si respira il tipico clima degli hammam arabi.
Troviamo poi l’Hammam Beldì, un lussuoso Hammam che sorge al centro di Torino all’interno dell’Hotel NH Santo Stefano, in via Porta Palatina 19. Atmosfere orientali e riti dell’hammam vengono riproposti attraverso l’impiego di prodotti naturali a base di Argan e di oli essenziali.
Ma la ricerca del benessere psicofisico è in continua evoluzione e sempre più persone scelgono di ritagliarsi un angolo di termalismo in casa, attraverso la realizzazione di spazi benessere privati.
La storia della nascita della sauna finlandese racconta proprio questo, ovvero che la pratica della sauna era legata ad un uso domestico sin dal principio, tanto che il termine stesso vuol dire “dimora invernale”. In Finlandia, non esistono abitazioni che siano prive di saune. In più, rispetto al passato, oggi è possibile trovare delle ditte di costruzione di spa private che progettino la sauna su misura, a seconda dello spazio disponibile e delle esigenze personali. Per rendere unico e speciale ogni ambiente dedicato al benessere, occorre rivolgersi ai professionisti del settore, che propongano soluzioni vantaggiose e personalizzabili. Esistono varie tipologie di saune ideali per una destinazione residenziale, ognuna delle quali si distingue per caratteristiche completamente differenti. Per avere una maggiore idea dei tipi di sauna installabili in casa, consigliamo di guardare il sito di una ditta che progetta e realizza saune su misura sia per l’ambito domestico, sia per quello pubblico, con approfondimenti tecnici relativi alle saune e ai bagni turchi.
Ma cosa significa poter disporre di una sauna privata? I vantaggi di una sauna domestica si traducono nella possibilità di poter godere di tutti i benefici di una sauna senza doversi spostare da casa e senza alcun dispendio di denaro, andando a creare uno spazio benessere che arricchisca l’ambiente domestico aumentando anche il valore e il pregio dell’immobile. Inoltre, alcune ditte come quella sopracitata, offrono la possibilità di personalizzare questi spazi relax a seconda delle proprie esigenze, inserendo stufe, sistemi di illuminazione ed optional per le varie terapie legate al termalismo. In conclusione, il bisogno crescente di benessere sta aumentando la domanda di spa e saune private da realizzare in casa. Allo stesso tempo, cresce anche il numero di strutture sportive, fitness center e palestre che intendono riservare ai propri iscritti uno spazio wellness in cui ritrovare il benessere psicofisico dopo un’intensa attività sportiva.