I motivi del successo di un libro, spesso ineffabili, possono essere individuati in diversi fattori. Alcuni riescono a riscuotere un largo consenso grazie al passaparola dei lettori e alle ottime recensioni critiche, anche in situazioni complicate come la quarantena. È il caso del romanzo intitolato Sul bordo del giorno dello scrittore e giornalista Attilio Celeghini, pubblicato dalla Ferrari Editore poche settimane prima dell’inaspettata pandemia che ha spaventato e fermato il mondo. Si tratta di una storia letteraria, ricca di azione e inventiva, nata per rappresentare il diritto all’infanzia attraverso due giovani protagoniste, Nina e Licia, in un intreccio leggero e profondo, ispirato alla nota serie anime degli anni Ottanta, L’Incantevole Creamy. Una trama che, a dispetto del Covid, ha sicuramente incontrato il favore del pubblico perché racconta magistralmente il mondo della pre-adolescenza, la fragilità dei rapporti umani e le emozioni capaci a volte di sprigionare forza e creatività latenti. Un libro da leggere!
IL LIBRO
Estate 1992. Sullo scenario di un paese irreale si muove la vicenda della scomparsa nel nulla di una ragazzina undicenne. Al centro di una narrazione sospesa tra onirismo e realismo c’è lo sguardo puro della sua migliore amica Nina, la bambina-protagonista che si autoassegna il ruolo di detective per poterla ritrovare, diventando così testimone e giudice delle ambiguità e ipocrisie degli adulti. Una ricerca che vedrà Nina circondata da emozioni inattese e personaggi a volte bizzarri. Un romanzo che trasporta il lettore in un colorato caravan di sogni e incubi.
L’AUTORE
Attilio Celeghini vive a Carmagnola, in provincia di Torino. La scrittura è per lui una sorta di affascinante incognita, ma anche uno strumento di denuncia sulle superficialità del mondo. Ha esordito nella narrativa nel 2007 con il romanzo Marcelo ha sbagliato il calcio di rigore, seguito, nel 2009, da Uno sarà preso. Due fratelli nella bufera della guerra (con Domenico Agasso) e nel 2011 da Tutto il mondo fuori.