Italia Viva del Chierese-Carmagnolese, tramite le parole del presidente Pier Antonio Pasquero, ha voluto condividere alcune riflessioni dopo le elezioni regionali dell’8 e 9 giugno, dove Italia Viva sosteneva quale candidato al Consiglio Regionale del Piemonte con la lista Stati Uniti d’Europa per il Piemonte il dott. Franco Ancona, uno dei massimi esperti di economia e gestione dei sistemi sanitari. Con 797 preferenze Ancona è risultato secondo della lista Stati Uniti d’Europa per il Piemonte, primo dei non eletti.
La sanità piemontese
«Chi si candidava a governare la nostra regione sapeva benissimo che si candidata a governare soprattutto la sanità piemontese, un apparato con un volume d’affari di 10 miliardi di euro all’anno pari all’80% del bilancio regionale e 56.000 dipendenti – afferma Pasquero – Purtroppo tutta l’attenzione di partiti e candidati è stata rivolta alle attività “secondarie”, e in particolare a quelle che hanno a che fare con la “distribuzione di risorse pubbliche”».
Continua Pasquero: «Il profilo dei candidati alla carica di Consigliere Regionale era molto articolato (avvocati, architetti, medici…) ma nessuno valorizzava le competenze necessarie per gestire la nostra sanità che evidenzia crepe crescenti su gestione e conti (non ultima la nostra piccola AslTO5). Un solo Candidato in Italia Viva aveva il profilo adatto, ma neanche il suo partito lo ha valorizzarlo a dovere».
Il dott. Franco Ancona, residente a Pino Torinese, «aveva le competenze giuste (esperto di gestione dei sistemi sanitari con un curriculum invidiabile) per affrontare e provare a risolvere la grave crisi che il sistema sanitario regionale sta attraversando. Non c’è stato tempo per farlo sapere ai piemontesi o forse come cittadini abbiamo rinunciato ad approfondire le questioni troppo complesse e troviamo più appagante votare in base alle mode del momento. Mi auguro – chiude Pasquero – che in futuro il quadro possa cambiare, che la politica smetta di giocare solo di rimessa e torni a mettere al primo posto la soluzione dei problemi delle persone e le competenze giuste per poterle metterle in pratica».