Il sindaco Cesare Cavallo
RIFREDDO
Rifreddo non parteciperà ai progetti di accoglienza dei migranti proposti dalle Prefetture e dal bando Sprar. Il sindaco Cesare Cavallo ed i suoi hanno risposto, infatti, negativamente all’ennesima comunicazione giunta al protocollo dell’ente da parte delle rappresentanze periferiche dello Stato. Nella missiva si spiega al Prefetto che nel piccolo comune della Valle Po non esistono strutture idonee ad accogliere gli immigrati che arrivano dal sud del mondo e che quindi anche volendo non è possibile aderire alla richieste formulate. «I nostri quattro alloggi presso la chiesa vecchia – spiega il primo cittadino – sono tutti affittati ed il fabbricato ex Tarcisio Dastrù è inagibile e in attesa di ristrutturazione. Per quest’ultimo abbiamo un progetto che contiamo di realizzare nei prossimi mesi e che, se tutto andrà bene, potrebbe portare nel giro di un anno alla realizzazione di altre 4-5 piccole unità abitative. Unità che comunque, conformemente alle volontà testamentarie della persona che ci ha donato il fabbricato ed a nostri valori di riferimento, destineremo alla realizzazione di alloggi per anziani del luogo da affittare a canoni agevolati. Un progetto quello della Cittadella degli anziani forse meno redditizio dell’accoglienza dei migranti ma a nostro avviso molto utile per chi ha lavorato una vita garantendoci di vivere in un paese libero, democratico ed economicamente florido».
Rifreddo non parteciperà ai progetti di accoglienza dei migranti proposti dalle Prefetture e dal bando Sprar. Il sindaco Cesare Cavallo ed i suoi hanno risposto, infatti, negativamente all’ennesima comunicazione giunta al protocollo dell’ente da parte delle rappresentanze periferiche dello Stato. Nella missiva si spiega al Prefetto che nel piccolo comune della Valle Po non esistono strutture idonee ad accogliere gli immigrati che arrivano dal sud del mondo e che quindi anche volendo non è possibile aderire alla richieste formulate. «I nostri quattro alloggi presso la chiesa vecchia – spiega il primo cittadino – sono tutti affittati ed il fabbricato ex Tarcisio Dastrù è inagibile e in attesa di ristrutturazione. Per quest’ultimo abbiamo un progetto che contiamo di realizzare nei prossimi mesi e che, se tutto andrà bene, potrebbe portare nel giro di un anno alla realizzazione di altre 4-5 piccole unità abitative. Unità che comunque, conformemente alle volontà testamentarie della persona che ci ha donato il fabbricato ed a nostri valori di riferimento, destineremo alla realizzazione di alloggi per anziani del luogo da affittare a canoni agevolati. Un progetto quello della Cittadella degli anziani forse meno redditizio dell’accoglienza dei migranti ma a nostro avviso molto utile per chi ha lavorato una vita garantendoci di vivere in un paese libero, democratico ed economicamente florido».