Si stanno mettendo in atto, in Piemonte, nuove restrizioni. Una situazione di eccezionale peggioramento è dimostrata dai numeri dei contagi in forte crescita e da una capillare presenza della variante inglese. Questa ha una elevatissima velocità di diffusione e colpisce di più anche le fasce giovani della popolazione.
La Regione ha quindi deciso di sospendere dal lunedì 8 marzo l’attività didattica in presenza, con attivazione della didattica a distanza al 100%, nelle scuole di ogni ordine e grado (ad eccezione di nidi e micronidi, dell’attività scolastica per i disabili e dei laboratori) nei distretti sanitari delle Asl CN1 Nord-est (Fossano), CN1 – Nord-ovest (Saluzzo), CN1 – Sud-est (Mondovì), CN1 – Sud-ovest (Cuneo), CN2 – Alba, CN2 – Bra; TO3 – Centro-Collegno, TO3 – Pinerolese-Pinerolo, TO3 – Sud-Orbassano; TO4 – Chivasso-San Mauro, TO4 – Ciriè, TO4 – Cuorgnè, TO4 – Ivrea, TO4 – Settimo Torinese; TO5 – Carmagnola, TO5 – Moncalieri, TO5 – Nichelino.
Per quanto riguarda il nostro territorio, i paesi che entrano in didattica a distanza al 100% sono: Caramagna Piemonte, Cavallerleone, Cavallermaggiore, Murello, Racconigi, Ruffia, Savigliano, Fossano, Bagnolo Piemonte, Barge, Casalgrasso, Faule, Moretta, Polonghera, Rifreddo, Saluzzo, Scarnafigi, Torre San Giorgio, Sommariva del Bosco, Airasca, Bricherasio, Buriasco, Cavour, Cercenasco, Macello, Pinerolo, Piscina, Scalenghe, Vigone, Villafranca P.te, Virle Piemonte, Piossasco, Carignano, Carmagnola, Castagnole P.te, Lombriasco, Osasio, Pancalieri, Piobesi T.se, Villastellone, La Loggia, Moncalieri, Candiolo, None, Vinovo.
No alle aree gioco nei parchi
Al fine di limitare la possibilità di occasioni di assembramento, a partire da martedì 9 marzo, in tutto il Piemonte non sarà consentito l’utilizzo delle aree attrezzate per gioco e sport, come ad esempio scivoli, altalene, campi di basket, aree skate, in aree pubbliche e all’interno di parchi e giardini pubblici (fatta salva la possibilità di fruizione da parte di soggetti con disabilità).
Da domani sabato 6 marzo, l’accesso alle attività commerciali sarà consentito ad un solo componente per nucleo familiare (ad eccezione della necessità di portare con sé minori, disabili o anziani).
Inoltre è raccomandato fortemente per le attività di ristorazione la vendita con consegna a domicilio, rispetto all’asporto.
Tutte le misure saranno valide fino al 20 marzo incluso, con la possibilità in corso d’opera che vengano irrigidite ulteriormente le misure restrittive o alleggerite a seconda dell’evoluzione della pandemia.
La misura si rende necessaria, spiegano dalla Regione, alla luce di quanto previsto dall’ultimo Dpcm nelle aree dove l’incidenza dei contagi supera la soglia di allerta, con un tasso di incidenza uguale o superiore ai 250 casi ogni 100.000 abitanti o dove si è registrato un raddoppio dei nuovi casi nel corso dell’ultima settimana, rispetto al periodo precedente.