Coronavirus: ideato un progetto Broadcast #iorestobugianen per ridurre l’isolamento della popolazione che rimane in contatto con educatori
Promosso dagli educatori professionali della struttura complessa “Psichiatria” Area Nord del Dipartimento di Salute Mentale ASL CN1 è il progetto Broadcast – #iorestobugianen. Nasce per dare risposta all’esigenza venutasi a creare a seguito dell’attuale situazione di pandemia relativa al COVID 19.
«Le restrizioni previste dagli ultimi Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri che impongono un isolamento forzato della popolazione. C’è, quindi, l’impossibilità di uscire dalle proprie abitazioni. E qualsiasi forma di aggregazione sociale viene a mancare – spiega il direttore della struttura Psichiatria dell’Area Nord Asl CN1, Carlo Milordini – anche i nostri pazienti sono soggetti a restrizioni. Ne consegue una riduzione delle possibilità di socializzazione e di supporto. Per questa ragione gli educatori professionali della struttura, oltre ai quotidiani contatti telefonici e ad alcune visite domiciliari mirate, hanno creato uno strumento che aiuta i pazienti che fanno riferimento ai Centri di Salute Mentale di Fossano, Savigliano e Saluzzo. Possono così mantenere un senso di appartenenza alla comunità».
Le tematiche affrontate con Whatsapp
Attraverso la creazione di una Lista Broadcasting su Whatsapp è offerta ai pazienti la possibilità di ricevere contenuti ad orari predefiniti su tematiche differenti. Le comunicazioni sono create dagli educatori, in collaborazione con altre figure professionali (medici, psicologi, assistenti sociali, infermieri…) e del volontariato. Queste figure sono già parte attiva di una rete che collabora per le attività ordinarie.
«L’obiettivo del progetto – affermano gli educatori professionali referenti – è porsi come punto di riferimento per quanti vivono situazioni di disagio e solitudine. L’espressione web può dar loro sollievo a tale condizione. Si vuole anche offrire una strategia per scandire la giornata con momenti di svago di tipo culturale, artistico e inerenti alle attività a cui aderiscono normalmente. Si riduce così l’ansia generata dalla situazione contingente. I messaggi offerti sono una alternativa a quelli forniti dai notiziari quotidiani principalmente centrati sul tema dell’emergenza».
Il progetto, inoltre, permette di garantire una continuità relazionale e offre uno spazio di inclusione attraverso una comunità virtuale. Qui è possibile una partecipazione e stimola la condivisione dei propri pensieri e riflessioni.
«Vogliamo essere resilienti e capaci di rinnovarci utilizzando nuovi strumenti di comunicazione senza perdere le caratteristiche di una professione che fa della relazione il suo centro”, concludono gli educatori.