PACCHIARDO E ZOLA NEL VIALE DEI RE

Volate di gruppo davanti al Castello Reale di Racconigi

 

RACCONIGI

Il ciclismo amatoriale che conta fa il suo ritorno sulle strade di Racconigi dopo un periodo di scarsa frequentazione a causa delle pessime condizioni del manto stradale che è stato a lungo teatro di tante manifestazioni.

Il percorso di oggi è diverso, per la maggior parte è inedito. Il 1° Giro delle Circonvallazioni, organizzato dalla G.S.C. Racconigi MC Cicli Groppo, è anche la terza prova del Campionato Provinciale Strada.

I corridori, partendo tutti insieme dalla piazza antistante al Castello, si recheranno nel piazzale dell’Ilva e di qui affronteranno un circuito di poco meno di 15 km da fare cinque volte, rimanendo a cavallo del confine tra le province di Cuneo e Torino per poi fare ritorno a Racconigi, arrivando da sud, nel bellissimo viale alberato che porta al Castello.

I concorrenti che s’iscrivono presso il Bar Mario, divisi in due fasce d’età, sono 201.

Alle 10, dopo la foto di rito davanti al Castello Reale, la carovana si muove ad andatura cicloturistica fino al luogo convenuto per la partenza, dove è divisa come previsto.

Partono prima coloro che non hanno ancora compiuto 50 anni. Sono in 109.

Le larghe strade, nuove e curate, delle circonvallazioni di Carmagnola, Caramagna e Racconigi, invitano alla velocità. Dopo un giro, il gruppo si presenta compatto e allungatissimo, tirato da Simone Marchiori, Mattia Magnaldi e Bartolomeo Monge.

Nella tornata successiva ci provano Carlevero e Piana, ma anche loro senza risultato.

Carlevero ci prova ancora nel terzo giro, insieme a Magnaldi, ma il loro vantaggio non riesce a superare i 20”, prima di essere riassorbiti, grazie al lavoro cei padroni di casa della G.S.C. racconigi Cicli MC Groppo

In diversi provano a scappare nelle due tornate successive e, nell’approssimarsi al traguardo, ci provano  Andrea Gallo e Diego Piva, ma la fatica inizia a farsi sentire e Piva è il primo ad arrendersi. Gallo resiste un pochino di più, ma il gruppone, tirato dai Ciadit, lanciatissimo per cercare le posizioni nell’imminente volata, lo ghermisce prima di entrare nell’ultimo lunghissimo rettilineo.

Lo sprint è lanciato dal veterano Caporali. Poi passa in testa Parzanese e da dietro, ben pilotato da Luca Croce, spunta Walter Pacchiardo che, con una volata “regale”, proprio davanti al castello dei Re sabaudi, mette il sigillo sulla corsa, percorrendo i 73,5 chilometri di gara, alla vertiginosa media di 45,542 km/h.

Il senior Pacchiardo, che ultimamente non smette di vincere, alza le braccia al cielo, precedendo i veterani Luigi Parzanese, Stefano Caporali, Giuseppe Testai e Giuseppe Finotto (alla faccia dei veterani!), seguiti da Desco, Mostaccioli, Dell’Erba, Paolo Cazzadore, Desaymonet, Marchiori, Bertolotto, Gagliardini, Curreli, Pennella e Pera.

E’ veloce anche la corsa dei 92 “over 50”, che vediamo transitare al primo passaggio dal nostro punto di osservazione, con Panepinto che cerca di allungare, seguito da Buttaglieri, Grappeja, Bonelli, Ragazzini e Mauro Carbone.

Nel secondo giro è Firpo che prova a scappare, ma Marletta, seguito da Panepinto, Grappeja e Ragazzini, si riporta subito sotto.

Anche per le tornate successive, il copione presenta scatti e contro scatti senza risultato, fino ad arrivare al rettilineo finale, al fondo del quale vediamo il biscione, composto da 89 corridori, saettare paurosamente a destra e sinistra fino agli ultimi 250 metri, quando passa in testa Ostorero, con alla ruota Soffietti, Mantino e Zola. Quest’ultimo parte sulla sinistra e inizia a rimontare. A destra prova a rimontare anche Mantino, ma il passaggio che lascia Ostorero è stretto e la sua azione è rallentata. Zola invece ha la strada libera e si porta in scia Mario Soffietti, che supera a sua volta Ostorero, ormai stanco: Negli ultimi metri anche Mantino riesce a passare e sviluppare la sua bruciante volata ma ormai Roberto Zola taglia tranquillamente il traguardo con le braccia al cielo, alla rispettabile media di 43,109 km/h. In seconda posizione si classifica Mantino, davanti a Soffietti e Ostorero. I quattro hanno 15 metri di vantaggio su Dana, Marletta (1° sgA), Girotto, Giolitti, Gaule, Longo, Nuzzo, Verdoia, Batilde, Nardi, Martina, Assom e Argentero (1°sgB).

Nello sprint anche le due donne presenti, Shara Giuliano e Laura Semeria, rispettivamente 55ª e 56ª assolute.

Mentre facciamo ritorno al Bar Mario per le operazioni di chiusura della manifestazione, veniamo a sapere che è in corso il tanto auspicato controllo antidoping per una decina di concorrenti individuati dai Carabinieri del NAS. La procedura prolunga un po’ i tempi e la gente vuole andare a casa. Così la premiazione avviene senza il vincitore della prima corsa, impegnato al controllo. Ma gli altri ci sono quasi tutti e il Bar Mario risuona delle voci di chi festeggia i premiati cui Riccardo Gentile e Claudio Groppo, “patrones” e sponsor della manifestazione, distribuiscono mazzi di fiori e confezioni di prodotti, sotto il lampo di qualche flash e l’obiettivo di molti telefonini.

Prossimo appuntamento sabato 28 maggio a Baldissero con il Gran Premio di Primavera. Domenica 29 invece, tutti a Torino a guardare la tappa conclusiva del Giro d’Italia.

redazione

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