CARMAGNOLA – Dopo la fiaccolata organizzata dal Comitato per il San Lorenzo lo scorso 20 settembre, si è tenuto in Regione l’incontro tra l’assessore alla Sanità Antonio Saitta, il Direttore Regionale della Sanità dr. Fulvio Moirano, il sindaco di Carmagnola dr.ssa Silvia Testa ed una delegazione del Comitato.
«Ho garantito che non vi è alcuna intenzione di penalizzare la struttura del San Lorenzo – ha affermato Saitta – anche se non siamo in condizione di tornare al passato, perché quelle scelte sono state fatte nell’ambito del piano di rientro.
Stiamo lavorando alla riorganizzazione della rete ospedaliera che si baserà su dati certi, senza alcun tipo di discrezionalità, perché l’unico criterio che conta è quello della salute.
Nell’ambito di questa operazione di rimodulazione, alla luce di quanto stabilito dal Patto per la salute, è possibile una riflessione accurata per definire una missione specifica per talune specialità». L’assessore ha garantito che effettuerà quanto prima un sopralluogo a Carmagnola.
Il Comitato ha presentato delle proposte per valorizzare meglio la struttura, quali la dotazione di una struttura di terapia sub intensiva e il pieno utilizzo delle sale operatorie tramite il rilancio dell’attività chirurgica e il mantenimento e potenziamento dell’urologia, specialità che devono rimanere a Carmagnola ed essere punto di riferimento per tutta l’ASL TO5.
È stato ripreso il discorso del ritorno del Punto Nascita, della ginecologia e della riapertura della Pediatria. Mentre sulle prime proposte si sono intraviste aperture da parte dell’Assessore e del Direttore della Sanità, sul Punto Nascita si sono avute risposte negative, sostenute dal fatto che né il bacino d’utenza né il numero dei DEA aziendali né i Regolamenti attualmente vigenti ed ereditati possono sostenere tale ipotesi.
Il sindaco Silvia Testa ha fornito un resoconto dell’incontro al Consiglio Comunale riunito il 29 settembre: «È stato bloccato il trasferimento della chirurgia che avrebbe portato una diminuzione dei posti letto – ha spiegato – ed è stato confermato che l’urologia rimane a Carmagnola. Dal prossimo mese in ginecologia potranno riprendere gli interventi di chirurgia».