Oggi presso l’Assessorato alla Sanità Piemontese, si è tenuto l’incontro con il Vicario Direttore Regionale Claudio BACCON e le Organizzazioni Sindacali, per discutere sui contenuti dell’art. 14 comma 1 Legge 161/2014 rispetto all’abrogazione delle deroghe al riposo giornaliero e settimanale.
Si legge nel comunicato stampa diffuso dalla FSI Federazione Sindacati Indipendenti:
“Dopo l’introduzione fatta dal Vicario, che illustra brevemente le situazioni aziendali e la presentazione dell’atto di indirizzo approvato dal Comitato di settore Regione-Sanità , prende subito la parola la FSI che sottolinea la necessità di non derogare quanto disposto dalla norma citata. Piuttosto, è tempo di far chiarezza sulle posizioni assunte dalla Regione nei confronti dei Direttori Generali per allinearsi entro e non oltre il 25 novembre 2015. Considerando che dal 2003, e con le deroghe della fine del 2007 e la finanziaria 2008 (Governo Prodi e poi Berlusconi), si ha avuto tutto il tempo necessario per adeguare l’organizzazione del lavoro alle direttive europee. Inoltre, la riorganizzazione della rete ospedale – territorio, così come gli atti aziendali presentati dai direttori, non sembrano aver tenuto conto delle disposizioni cogenti della legge 161/2014.
Nodo cruciale rimane ancora la questione Pronta disponibilità e l’interpretazione data da talune aziende rispetto all’art. 7 comma 1 D.Lgs 66/2003 : sospende o interrompe il riposo delle 11 ore la Pronta disponibilità? Anche alla luce delle diverse interpretazioni date dalle regioni (vedi Veneto).
Il Dr Baccon comunica di aver avanzato richiesta di parere alla Direzione Provinciale di Torino sull’interpretazione autentica dell’enunciato normativo integrato e modificato dall’articolo 41 comma 4 Legge 133/2008.
Evidente che la scadenza del 25 di novembre, se non attentamente sostenuta dalla Regione, può avere delle ricadute sulle spalle dei lavoratori, in virtù anche degli organici spolpati dal blocco del turn over, dove le recenti assunzioni per il comparto, alquanto sporadiche, non hanno certamente risolto i problemi organizzativi delle aziende Piemontesi. Condizioni aggravate anche dai modelli di organizzazione del lavoro non uniformi.
Determinata la FSI nel sostenere che la materia dell’orario di lavoro non può esaurirsi in un solo incontro ma deve essere attentamente vagliata in quanto in gioco la sicurezza dei pazienti, la qualità dell’assistenza, la sicurezza dei lavoratori e non ultimo quel delicato equilibrio posto a cavallo del tempo lavoro e vita privata.
Obbligo delle aziende mettere ordine, regolamentare eventuali debiti orari, rivedere l’organizzazione del lavoro e le eventuali esternalizzazioni nel rispetto di una sostenibilità del sistema per una Sanità differente che dia il giusto perso agli operatori e che sia percepita dai cittadini come valore aggiunto.
Considerando l’incontro al tavolo centrale ARAN con le OO.SS previsto per il 19 novembre è stato calendarizzato il prossimo tavolo il 23 novembre, orario da definirsi.“