Spiega l’assessore Carlo Cortassa: «Ritengo che l’intervento sia veramente significativo visto che il polo ecologico di Moretta raccoglie il conferimento di ben 9 comuni della zona. Inoltre non si tratta di un puro ampliamento ma anche di una riqualificazione e di un adeguamento delle strutture adibite al deposito dei diversi materiali conferiti, con la realizzazione di una nuova recinzione e di una barriera verde verso i terreni agricoli».
La struttura raccoglie infatti i materiali provenienti, oltre che da Moretta, anche da Torre San Giorgio, Villanova Solaro, Ruffia, Cardè, Faule, Polonghera, Murello e Monasterolo di Savigliano. Nelle scorse settimane ha subito una forte ristrutturazione che agevolerà il conferimento, l’accesso ai singoli cassoni e impedirà il formarsi di lunghe code dal momento che più macchine contemporaneamente potranno accedere all’area.
«Tutte le opere realizzate – continua Cortassa – sono state progettate dal Consorzio Csea per far sì che si venisse a migliorare sia il conferimento che l’accesso e l’uscita degli utenti – che in futuro verrà completamente automatizzata con l’utilizzo di tessere magnetiche – e che, nella sistemazione precedente risultava, in alcuni momenti di elevata affluenza, particolarmente complicata da gestire».
Il progetto ha avuto un costo complessivo di 107 mila euro ed è stato affidato alla ditta Sam di Alba. Al Comune di Moretta è invece toccato l’acquisto del terreno di quasi 30 mila euro. Le spese sono state suddivise per il 50 per cento al Consorzio e il restante 50 per cento tra i 9 comuni che usufruiscono del servizio.
All’inaugurazione anche Rubiolo per lo Csea, il tecnico comunale Frittoli e praticamente tutti i primi cittadini coinvolti nel progetto. Con loro anche una delegazione dell’Istituto comprensivo di Moretta: «Siete proprio voi – ha detto il sindaco Sergio Banchio rivolto ai ragazzi – da cui dobbiamo imparare le buone pratiche per differenziare i rifiuti. Andate a casa e spargete voce con i vostri genitori, voi siete il futuro e l’ambiente è nelle vostre mani».