Ieri, mercoledì 30 settembre, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio è stato oggetto di minacce. A Torino, sono stati diffusi manifesti con un fotomontaggio nel quale il volto di Cirio è abbinato al simbolo delle brigate rosse, come era stato fatto per il rapimento Aldo Moro.
«Qualcuno forse pensa di fermare il Piemonte e i piemontesi con le intimidazioni – ha commentato Cirio sui social – Ma, ci ha insegnato Aldo Moro, “La vera libertà si vive faticosamente tra continue insidie”. E la nostra terra va avanti».
Numerose le manifestazioni di solidarietà al presidente Cirio, tra cui quella del sindaco di Alba Carlo Bo: «Un atto spregevole e vergognoso. Esprimo la mia vicinanza al presidente Cirio per quanto avvenuto e, come primo cittadino, ribadisco il no della Città di Alba a ogni forma di violenza. Qualunque minaccia, intimidazione e aggressione, fisica o anche solo verbale, non può e non deve mai essere accetta all’interno del dibattito politico e sociale. La democrazia concede a ogni cittadino o gruppo di persone l’opportunità di manifestare dissenso, esprimere le proprie opinioni, comunicare con le istituzioni. Azioni come queste sono inaccettabili».