Molti tifarono a suo tempo per Mac Bün (che in vernacolo piemontese vuol dire: “Solo buono”) – l’agrihamburgheria tutta piemontese, sia nei modi che nel gusto, sorta nel centro di Torino qualche anno fa – quando si scontrò con McDonald’s, il colosso mondiale della polpetta. Mac Bun perse la battaglia legale contro McDonald’s, che rivendicava la proprietà del termine “Mc” anche alla sua variante piemontesizzata Mac e divenne M**BUN, ma l’impari lotta contro McDonald’s gli fece acquisire simpatie e clienti.
M**BUN è un simbolo di filiera corta e prodotti del territorio. Gli hamburger che vengono serviti si chiamano Chiel (“quello”- burger basico), Tuma (“toma” – burger con la toma), Gaute Mach Da Suta (“togliti per favore da lì sotto” – burger con cipolla e pancetta), Pulastr (“pollo”- burger di pollo), Mac Bun (“solo buono” – burger di fassone), Sensa Cugnissiun (“senza regole” – burger con la bagna caoda).
Ora la CIA Piemonte (Confederazione Italiana Agricoltori del Piemonte) porta la notizia che M**BUN potrebbe finire in mani cinesi. Il colosso “Yúrén jié”, uno dei leader mondiali nel futuro della ristorazione, ha puntato l’attenzione sulle agrihamburgherie M**BUN .
Probabilmente i Cinesi hanno fatto la loro scelta anche per la straordinaria determinazione di M**BUN nello sfidare il colosso americano.
Secondo il comunicato stampa diffuso dalla CIA Piemonte, Francesco Bianco, uno degli inventori del marchio di hamburger made in Italy non conferma ma neanche smentisce la notizia: “Ogni giorno si trattano nuove acquisizioni sul nostro territorio, aziende e marchi passano ai nuovi cinesi”.