Don Marco Casanova, direttore della Scuola Salesiana di Lombriasco, si rivolge alle famiglie degli alunni. Lo fa oggi in occasione dei due giorni di protesta delle scuole paritarie, il 19 e 20 maggio. Gli istituti chiedono al Governo attenzione e contributi per sostenere le famiglie che scelgono le scuole paritarie per l’istruzione dei propri figli. E tutelare in questo modo la libera scelta educativa. Le Scuole Salesiane vogliono così portare l’attenzione su chi ha optato per le scuole cattoliche e in questo periodo di emergenza sanitaria per il coronavirus si trova ad affrontare una situazione economica fuori dal normale.
La lettera alle famiglie
Le Scuole Salesiane hanno scelto di non scioperare come invece chiedevano gli organizzatori (CISM e USMI). Non vogliono creare ulteriori disguidi nella didattica di questi mesi già sotto pressione per le modalità in cui viene svolta. Hanno comunque inviato una lettera alle famiglie, per coinvolgerle nelle istanze presentate al Governo. La lettera è indirizzata al Presidente del Consiglio. Chiede “la detraibilità integrale delle rette pagate dalle famiglie per la frequenza scolastica e per i servizi educativi nelle scuole paritarie nel corso del 2020. L’istituzione di un fondo straordinario adeguatamente finanziato per la erogazione di contributi aggiuntivi alle scuole paritarie per l’anno scolastico 2019/2020, a tutela dei propri dipendenti e del servizio svolto alle famiglie in aggiunta ai 500 milioni già insufficienti“.
Non ci sono solo le richieste a favore dei genitori. Le associazioni che rappresentano le scuole paritarie chiedono di poter “accedere ai finanziamenti stanziati per l’acquisto di attrezzature scolastiche, device e quanto occorre per adeguare le nostre scuole e le nostre famiglie alle nuove esigenze della didattica“.
Lo slogan scelto per questa mobilitazione è #NONsiamoINVISIBILI. Le Scuole Salesiane auspicano che venga sempre più garantita “l’accessibilità e la sostenibilità delle nostre scuole e non venga per le famiglie meno la possibilità di esercitare il diritto alla libera scelta educativa“.