Terzo appuntamento nei condomìni di Rivalta, con il supporto della polizia municipale
RIVALTA
Niente dilazioni per chi butta l’immondizia tutta insieme. Sono in corso, da mercoledì 26 ottobre e proseguiranno fino a giovedì 10 novembre, le analisi dei cassonetti dell’indifferenziata in alcune zone di Rivalta. La novità di questo terzo giro di visite, predisposte da Comune e Covar14, è che gli operatori incaricati della società Achab Group saranno accompagnati dagli agenti di polizia municipale, che potranno sanzionare i comportamenti scorretti. L’iniziativa coinvolge più di 2.000 famiglie e oltre 50 condomìni, dove la raccolta differenziata risulta poco efficace. I primi due cicli di analisi, effettuati nel primo semestre dell’anno, hanno evidenziato un’alta percentuale di materiale riciclabile gettato nei cassonetti grigi dell’indifferenziata, inclusi organico e vetro che, con il loro peso, gravano particolarmente sui costi di smaltimento. “La terza fase del progetto Rifiuti sotto controllo prevede un monitoraggio per verificare il miglioramento della corretta differenziazione dei rifiuti, dopo la fase di mappatura e la fase di informazione e di sensibilizzazione – rimarca il sindaco Mauro Marinari – Solo attraverso strumenti che creino, nei cittadini, consapevolezza ambientale e attenzione alla gestione dei rifiuti domestici, è possibile creare le condizioni per aumentare la raccolta differenziata su livelli europei. Attualmente Rivalta raggiunge una quota di differenziata intorno al 65%. L’obiettivo è di raggiungere almeno il 75%. Spero che i risultati di questa ultima fase siano positivi e si mantengano nel tempo. Coloro che, nonostante lo sforzo di sensibilizzazione, continuano a non differenziare in modo corretto, saranno sanzionati come prevede il nostro Regolamento di igiene urbana” L’iniziativa coinvolge zone segnalate dal Comune per l’eccessiva quantità di indifferenziata prodotta o per la scarsa qualità della differenziata, molto contaminata da elementi estranei. I primi due incontri nei cortili sono stati di informazione e formazione: un faccia a faccia per approfondire, dove ce ne fosse ancora necessità, metodi e utilità della differenziazione dei rifiuti, ma anche per far verificare di persona ai residenti la qualità della loro raccolta e per ribadire quante “risorse” finiscono al termovalorizzatore. Ma un cattivo conferimento va a discapito di tutta la città, che vede penalizzati gli sforzi di chi selezione bene e che registra percentuali troppo basse per avere reali benefici dalle “buone pratiche” di riduzione dei rifiuti. A vantaggio di tutti, dopo i passaggi di informazione e sensibilizzazione, partono le verifiche con eventuale sanzione.