(Foto Claudio Pilone)
CARMAGNOLA – Protagonista del documentario L’alpinista, il carmagnolese Agostino Gazzera (insignito dell’onorificenza Delfino d’Oro 2014) ha presenziato alla presentazione della pellicola al cinema Elios lo scorso venerdì 9 gennaio: l’evento, che ha visto la presenza del sindaco Silvia Testa e dei vertici del CAI Monviso, ha registrato il tutto esaurito.
Gazzera è stato scelto dai produttori braidesi (Giacomo Piumatti e Fabio Mancari) che hanno realizzato il documentario quale persona curiosa di scoprire la montagna che ha realizzato imprese forse non da prima pagina, ma che pochi hanno saputo compiere con i mezzi e le possibilità dell’epoca. Gustin, questo il nome con cui è amichevolmente conosciuto, ha infatti cominciato a scalare le montagne nel secondo dopoguerra: nel fine settimana, dopo aver lavorato ogni giorno in manutenzione alla Fiat e, a chiusura del turno, in un’altra piccola officina, era spinto da curiosità e passione ad inforcare la bicicletta per raggiungere pedalando i piedi dei monti e da lì cominciare le scalate. L’abbigliamento e l’attrezzatura non erano di certo quelle dei nostri giorni, per cui, per citare un esempio, la salita in solitaria al Cervino, raggiunto in bicicletta, ha richiesto una notevole energia e capacità.
Nel corso degli anni non sono mancati gli incidenti: sul Monte Bianco, a causa di contrattempi durante il percorso, ha avuto un inizio di congelamento ed ha purtroppo perso le dita dei piedi. Ma questo non ha cancellato il suo amore per la montagna ed ancora poco tempo fa, alla soglia degli 80 anni, si dedicava nei mesi invernali alle cascate di ghiaccio.
Dopo la presentazione de L’alpinista, Gustin ha intrattenuto i presenti con alcuni aneddoti sulle sue avventure sportive raccontati con la calma e la semplicità di chi, forte dell’esperienza di una vita, ha molto da insegnare.
Irene Canova