CARMAGNOLA – Alla presenza delle autorità cittadine, dei sindaci dei comuni del circondario, Daniela Ruffino (Consiglio Regionale del Piemonte), Alberto Avetta (vicesindaco Città Metropolitana di Torino), si è aperta ieri sera, venerdì 28 agosto, l’edizione 2015 della Sagra del Peperone – Peperò.
La Sagra non è più da molto tempo un evento locale, ma richiama visitatori dalla Liguria, dalla Lombardia e da molte altre regioni italiane. Lo dimostrano i numeri dell’edizione dello scorso anno: 250.000 presenze, con un giro di affari sul territorio stimato in 2,2 milioni di Euro. L’obiettivo di quello che è ormai diventato un festival che propone dieci giorni di eventi gastronomici, culturali e artistici è quello di far venir fuori l’anima di Carmagnola, vera e propria “porta” dell’area metropolitana di Torino per chi arriva dalla Liguria e dalla provincia di Cuneo, con le sue bellezze architettoniche (imperdibili la Casa Cavassa, il ghetto ebraico, il Museo tipografico e quello navale, i portici e le dimore storiche di piazza Sant’Agostino e via Valobra), le sue tradizioni agricole, le sue eccellenze enogastronomiche e la sapienza – tramandata nei secoli e ora recuperata dal gruppo storico dei Cordai di San Bernardo – degli artigiani che lavoravano la canapa per farne corde utilizzate sui velieri che partivano da Genova e Savona.
Sono tanti i motivi per visitare Carmagnola a fine agosto e all’inizio di settembre: la Piazza dei Sapori, il concorso per gli agricoltori produttori di peperoni delle varietà locali Tumaticot, Quadrato, Corno di Bue e Trottola, la galleria commerciale, la sagra del pane, i talk show, gli allestimenti visivi, gli show cooking e il nuovo salone “Peperò”. Senza dimenticare, naturalmente, l’esposizione e la vendita dei prodotti tipici del “Paniere” della Provincia di Torino nel salone e nel chiostro della chiesa di San Filippo, dove si potrà acquistare anche il Pane della Sagra offerto a scopo benefico, con peperoni, spezie, verdure e canapa. L’Alto Adige presenterà i suoi prodotti tipici all’interno di una baita alpina di 150 metri quadrati. Ampi spazi saranno dedicati allo street food e al movimento dei “griller”, gli appassionati del barbecue, con Gianfranco Lo Cascio che darà dimostrazioni pratiche di come il peperone può essere un’ottima risorsa anche per la griglia. Ma il cartellone proporrà anche spettacoli di teatro, cabaret e danza, tanta musica con gruppi pop, rock e jazz, eventi dedicati alla musica occitana con la ghironda e alla taranta, l’ormai tradizionale raduno vespistico nazionale, prove sportive, centinaia di personaggi e maschere del Piemonte, mostre di arte contemporanea e convegni su temi legati al mondo del lavoro e dell’agricoltura.