IL PARCO DEL PO E COLLINA TORINESE PROCLAMATI “RISERVA DI BIOSFERA” UNESCO

APPREZZATO A LIMA IL LAVORO DI TEAM TRA IL PARCO, GRUPPO IREN, ISTITUTO SITI E I PARTNER TRA CUI REGIONE PIEMONTE, CITTÀ DI TORINO, SMAT E GTT.

TORINO

A conclusione della 4° edizione del Congresso Mondiale MaB (Man and Biosphere) Unesco per le Riserve “Uomo e Biosfera”, il Consiglio Internazionale di Coordinamento del Programma Uomo e Biosfera svoltosi a Lima, ha accolto favorevolmente la proposta di nomina del territorio e delle Aree Protette di “CollinaPo” quale Riserva di Biosfera italiana, nell’ambito del programma MAB Unesco. Dal 19 marzo 2016 un’ampia fetta dell’area metropolitana orientale di Torino (oltre 1700 Kmq che raccolgono oltre ottanta Comuni) è Riserva di Biosfera e si impegnerà ulteriormente non solo per mantenere gli standard richiesti, ma per implementarli. Ogni dieci anni viene infatti richiesto da UNESCO un Report di verifica. Importante segnalare che il processo del Parco del Po e Collina torinese “verso MAB CollinaPo” ha avuto un’evoluzione “a staffetta” muovendo i suoi primi passi nel 2013, con la partenza del nuovo Ente che ha unito il fiume e la collina con il Presidente Giuseppe Bava, per poi proseguire nel 2015 con la fase commissariale dell’Ente ricoperta prima da Giorgio Albertino e poi da Fabrizio Oddone, per completarsi nel 2016 con la Presidenza, e gli organi costituiti dell’Ente, di Valter Giuliano.

Presenti al conferimento in Peru, presso Lima Convention Center con gli Organi Unesco ICC-MAB, una ristretta delegazione dell’Ente di gestione regionale del Parco del Po e Collina Torinese capeggiata dal Presidente Valter Giuliano, con Ippolito Ostellino e Monica N. Mantelli, il supporto tecnico di SiTI – con Giulio Mondini e Marco Valle – e il delegato da Città di Torino, l’Assessore all’Ambiente, Verde e Parchi, Enzo Lavolta, i quali hanno attentamente seguito l’andamento dei lavori nei giorni precedenti all’investitura. Un grande apporto alla buona riuscita del nostro progetto di Urban MAB è stato dato da Philip Pypaert, di UNESCO Venezia. Ha inoltre partecipato ai lavori e alla nuova investitura italiana, rappresentando il Governo italiano (Ministero dell’Ambiente), il Presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano Sen. Fausto Giovanelli.

La Riserva di Biosfera CollinaPo è primo caso di riconoscimento di Urban MAB in Italia, ovvero, un Parco e il suo Partner economico – Gruppo IREN – ha candidato per la prima volta nel nostro Paese un comprensorio naturalistico fortemente antropizzato (oltre un milione e mezzo di abitanti) appartenente a un’area geografica con interessante biodiversità, ricca di acque (il fiume Po che la fa da padrone con ben 120 km di tratto orografico), colline coese e ricche di boschi, con crescente presenza di flora e fauna. Il processo di candidatura promosso dal Parco del Po e Collina Torinese con la progettazione dell’Istituto SiTI e il contributo economico del Gruppo IREN e inoltre Smat e GTT è stato dedicato al distretto del geo-marchio CollinaPo che comprende comparti sia naturalistici che antropici, pari a una superficie complessiva di 171.233,85 ettari, suddivisi in core area: 3.853,05 ha, buffer: 21.161,45 ha. transition: 146.219,46 ha.

Ottenere questo prestigioso riconoscimento internazionale è cosa assai ambita. Non è una gara e non vi sono concorrenti nel concetto di Riserve di Biosfera: è in realtà una rete di territori mondiali nella quale vengono ammessi quelli che si cimentano nella candidatura, dimostrando la loro elevata integrazione fra qualità ambientale ed attività umane. La nomina a MAB Unesco CollinaPo è una vetrina mondiale. Secondo i principi di interdipendenza che ispirano il concetto di biosfera, il Parco del Po e Collina Torinese – Ente della Regione Piemonte – il programma MAB offre dunque la piattaforma metodologica affinché i vari Soggetti coinvolti cooperino fra loro. E’, in sintesi, una governance cultural-ambientale-economica che dà valore alle diverse anime del territorio in un connubio di cooperazione – in chiave sostenibile – tra natura, agricoltura, impresa, paesaggio, ruralità, salute e sport, arte, enogastronomia, beni culturali tangibili e intangibili. Tutto ciò pone le basi per migliorare la qualità della vita, per avere una infrastruttura verde più capillare, quindi una maggiore attrattività economica e buone pratiche di sostenibilità in tutti in settori, a partire dall’ecoturismo.

Questo nuovo – e nel contempo tradizionale – metodo di lavoro fa sì che attraverso un coordinamento mirato verso l’adempimento del MAB Action Plan 2016-2025 appena istituito a Lima durante il congresso di cui sopra, ogni singolo soggetto coinvolto nel progetto alimenti e lavori in sinergia con gli altri, in senso più sistemico, come teorizza Fritjof Capra. Ma va anche ricordato che il processo “Man and Biosphere” Unesco guarda al recupero e la riqualificazione dei territori, anche di quelli degradati, secondo la visione che era già dell’italiano Valerio Giacomini – ispiratore negli anni ’70 del MAB.

Entusiaste quindi, subito dopo il conferimento, le prime dichiarazioni:

Francesco Profumo, Presidente del Gruppo Iren: “Il Gruppo Iren è orgoglioso di aver contribuito in maniera diretta e con l’apporto del proprio know-how a questa prestigiosa nomina a Riserva di Biosfera del comprensorio di CollinaPo. Il dossier MAB Unesco è un progetto che sposa pienamente i valori di sostenibilità ambientale e di vicinanza e attenzione al territorio che costituiscono, da sempre, una colonna portante delle politiche industriali di Iren”.

Accogliamo con entusiasmo l’assegnazione del prestigioso riconoscimento a Riserva di Biosfera MAB UNESCO al progetto “CollinaPo”dichiara Alberto Valmaggia, Assessore ai Parchi, Pianificazione territoriale e Ambiente Regione Piemonte – “Dei 14 riconoscimenti italiani, 3 sono in Piemonte, a dimostrazione delle straordinarie bellezze ambientali della nostra Regione. Dopo le Valli del Ticino e il Monviso, è la volta di un altro paesaggio unico: il fiume Po con la pianura e le colline del territorio torinese in cui scorre. Si tratta di un contesto fortemente antropizzato, ma grazie alle sue meraviglie e alla loro valorizzazione portata avanti negli anni, si è riusciti a fare in modo che queste peculiarità ambientali si vedessero assegnare, per la prima volta in Italia, il riconoscimento di Urban MAB. La Regione ha sostenuto l’iniziativa promossa dalle Ente di Gestione delle Aree Protette del Po Torinese, unica nel suo genere, conscia che la promozione del proprio territorio quale connubio perfetto tra tutela dell’ambiente e attività umane sia la giusta strada da perseguire. Siamo sicuri che il riconoscimento sarà strategico per altri progetti di sviluppo sostenibili in un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente.” Aggiunge l’Assessore alla Cultura e Turismo Regione Piemonte, Antonella Parigi:Il riconoscimento di Riserva di Biosfera nel programma MAB Unesco al Parco del Po e della collina torinese, rappresenta la consacrazione del valore che il suo paesaggio assume quale elemento culturale e identitario per la nostra comunitàà, frutto di una storia e di tradizioni ad esso strettamente legate. Come tale è da preservare non solo nella sua preziosa dimensione naturalistica, ma come sistema combinato di quegli aspetti fisici, biologici e antropici che lo caratterizzano, valorizzandone anche le potenzialitàà in termini turistici”.

Questo riconoscimento internazionale – prosegue Valter Giuliano, Presidente del Parco regionale del Po e collina torineseci onora e ci dà nuovi stimoli. L’impegno del “parco fuori dal parco”, con il più ampio coinvolgimento dei territori e delle comunità nella condivisione di progettualità per un futuro sostenibile, indica la strada giusta da seguire. La stessa del documento “Una nuova visione per la decade 2016-2025” approvato dal IV Congresso Mondiale delle Riserve della Biosfera di Lima. Da domani dobbiamo continuare a lavorare con impegno, insieme a partner che ci hanno sin qui sostenuto e che ringraziamo, per un Piano d’azione concreto e stimolante per tutti i Comuni che insieme a noi portano la nuova responsabilità internazionale che ci è stata riconosciuta: essere di esempio e di modello per gli altri nel camminare insieme verso un rinnovato equilibrio tra Uomo e Biosfera”. “Un grande risultato – sottolinea Ippolito Ostellino, naturalista e direttore del Parco del Po e collina torinese – anche perché la nostra è la prima area metropolitana d’Italia riconosciuta Riserva della Biosfera. Il riconoscimento di fronte alla commissione mondiale Mab Unesco che si è appena riunita in Perù è il segno che il lavoro avviato dal Parco del Po e collina torinese sin dal 2012, per estendere il messaggio della sostenibilità non solo al suo interno ma anche nell’insieme dei territori che lo circondano ha un forte contenuto di qualità e significato, promosso grazie all’idea del brand di territorio “CollinaPo”. I parchi posso aiutare i territori a ritrovare identità, in questa fase difficile sia economica che di prospettiva per i cittadini e le istituzioni, e così creano le condizioni per garantire la tutela dei sistemi ecologici. La tutela è prima di tutto un progetto culturale, che può attuarsi anche nelle aree periurbane e che si ottiene non tanto con il controllo e la vigilanza ambientale, ma soprattutto con la partecipazione e l’impegno pratico di tutti, pubblico e privato, comunità, associazioni e imprese. Le Aree protette sono un progetto sociale e non solo ambientale: in una parola sono una politica territoriale”.

Rimarca il Sindaco della Città Metropolitana di Torino, Piero Fassino: “Il riconoscimento UNESCO è la conferma più autorevole del forte impegno ambientalista della nostra amministrazione, che mette Torino all’avanguardia mondiale nella valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale.” “Oggi è una giornata importante – aggiunge Enzo Lavolta, Assessore al Verde pubblico e Parchi della Città di Torinoperché dopo due anni di lavoro con l’Ente Parco del Po e Collina Torinese, Gruppo Iren, Siti, e i contributi di GTT e SMAT, riceviamo da Unesco un’investitura ufficiale di grande prestigio a livello mondiale. Un successo ottenuto grazie ad un percorso che ha riorientato lo sguardo verso un modello di sviluppo del territorio che mette al centro la qualità ambientale e del paesaggio e grazie al contributo della collettività si impegna sui caratteri della sostenibilità. Il distretto territoriale raccolto nel brand “CollinaPo” va interpretato anche come il giardino naturale dell’area metropolitana, un luogo di eccellenze nel quale convivono due risorse di grandissimo valore: la collina e il fiume, elementi fondamentali per dare vita a una biodiversità sia ambientale che culturale, concretizzando il concetto di una Smart City”.

SiTI, che recentemente ha ottenuto la cattedra UNESCO sui paesaggi bio-culturali – conclude Giulio Mondini, Direttore di SiTI – Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione –ed è orgoglioso di aver fatto parte del gruppo che ha portato un territorio fortemente urbanizzato, in cui vivono un milione cinquecentomila persone, ad ottenere il riconoscimento di Riserva della Biosfera dall’UNESCO. Questo ci impegna a svolgere un ruolo sempre più attivo nell’azione di partecipazione e coinvolgimento della comunità, affinché i valori della diversità naturale e culturale siano sempre più un patrimonio comune. Valori che sono alla base di uno sviluppo sostenibile fondato sulla qualità della vita e sul rispetto del rapporto fra uomo ed ecosistema, condizione indispensabile per il raggiungimento di una comunità sostenibile.

redazione

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