Foto di Rosanna Castrini
SALUZZO – Il Giardino Botanico di Villa Bricherasio apre le porte ai visitatori dopo la pausa invernale. Dal 25 aprile sarà infatti possibile visitare quell’angolo magico della collina di Saluzzo (in via Bodoni) dove Domenico Montevecchi, classe 1939, ha creato un giardino dall’aspetto informale inglese. Scorsi di paesaggio e architetture vegetali ardite vedono convivere 2 mila specie di erbacee perenni ed arbusti e circa 10 mila metri di bordura.
Tre zone fitoclimatiche identificano le parti del giardino botanico: flora mediterranea, zona temperata e zona continentale. Il microclima particolare di questo angolo della collina saluzzese vede crescere rigogliosa la vegetazione: ci sono circa 600 piante provenienti da Spagna, Pirenei e dal Cile; nella zona dei laghetti vive ad esempio la Victoria Amazonica oltre a diverse piante acquatiche galleggianti. C’è poi la collezione di rose botaniche inglesi, il gruppo della Gunera Manicata del Brasile che con le sue enormi foglie arriva a consumare 800 litri di acqua al giorno. Di pregio sono anche gli eucalipti che provengono da Tasmania e dalla Nuova Zelanda.
Il Giardino Botanico di Villa Bricherasio è aperto dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18.30, chiuso il lunedì. Il costo del biglietto d’ingresso è di 5 euro; per i ragazzi con meno di 12 anni è gratuito.
Ma Domenico Montevecchi ha creato un altro piccolo capolavoro: a Frassino, in val Varaita, ha allestito un angolo di piazza Marconi davanti al Bed&Breakfast Barba Bertu con piante di alta quota quasi tutte originarie del Cile, provenienti dal Giardino Botanico di Saluzzo: “Tra queste – spiega Domenico Montevecchi – anche un fico d’India nano dello stato di New York, dai cui frutti si estraeva l’inchiostro“.