Il circuito misura 2800 metri e dovrà essere percorso 15 volte, per un totale di 42 km. Le partenze in programma sono due, una per i concorrenti con età sotto i 47 anni e l’altra per quelli sopra.
La serata è bella e potrebbe anche non piovere. I 47 concorrenti della prima partenza, delle categorie gentleman e supergentleman, si radunano sotto l’arco e, alle 18.45 prendono il via.
Non passano neanche 4 minuti e i contendenti sono di nuovo qui, guidati da Alparone, Capellino e Gaule. Al secondo passaggio vediamo davanti Panepinto, Tilatti, Grappeja e Marletta. La fila è lunga ma nessuno si stacca. Anche il giro dopo è Panepinto a guidare la compagine e questa volta a fargli da paggetto è Gecchele. Nella quarta tornata prova l’allungo Bria, ma è ancora Panepinto, vincitore su questo stesso traguardo, nel 2013, che si riporta sotto, con alla ruota Batilde.
Nella quinta tornata, un tentativo più consistente, operato da Panepinto, Gecchele, Mattiuzzi e Grosso, crea un po’ più di agitazione in mezzo al gruppo che prontamente reagisce e riporta i fuggitivi nei ranghi. Altri tentativi si susseguono, come quello di Bungaro Marletta, Bria, Grappeja e Gesmundo, oppure quello di Dana e Grappeja alla vigilia del Traguardo Volante , messo in palio per i primi tre, a 5 giri dalla fine. Grappeja e Dana tengono duro e riescono a mantenere il vantaggio fino al TV, dove transitano nell’ordine, seguiti da Panepinto e Tilatti.
Ormai si pensa al traguardo finale e subito un altro tentativo si affaccia nell’ultimo rettilineo quando mancano quattro tornate alla fine. Ne sono protagonisti Bria, Marletta, Longo, Libra e Mattiuzzi. Il loro vantaggio è di un centinaio di metri ma anche loro sono ripresi. Nelle ultimissime tornate i corridori si studiano e cercano la posizione più confacente per la volata finale che ormai sembra inevitabile. A 1500 metri dal traguardo provano ancora a staccarsi Piacenza e Gaule ma Lavezzo si fa sotto e così tutti gli altri.
Lo sprint è iniziato lungo da Capellino che ai 200 metri è superato da Alparone. Si fanno avanti anche Marletta e Ostorero, ma Alparone, dell’ASD Ciclo Polonghera, rivince braccia al cielo, proprio come aveva fatto, sempre qui, circa un mese fa. Al secondo posto si classifica il brillante sgA Marletta, seguito da Ostorero, Dana, Capellino, Gesmundo, Longo, Gecchele, Facciolo, Gomba, Traversa (1° sgB), Tilatti, Cren, Dall’Osto e Batilde. Media stratosferica: 46,870 km/h!
Tocca ora ai 44 più giovani concorrenti di prima fascia. Per due giri vediamo transitare Marzano al comando del gruppo, che non si danna l’anima per superarlo. Solo nella terza tornata si incomincia a vedere qualche movimento, con i veterani Picco e Finotto che cercano di allungare.
Più avanti ci provano Giradi e Rosso, inseguiti a 100 metri da Geraci, Nervo e Luca Carlini. Anche questo tentativo finisce e, quando mancano 10 giri al termine, il gruppo compatto è condotto da Pasquero, Riva, Geraci, Venezia e Nervo.
Adesso è Barbero, insieme a Lenza che prova a sbloccare la situazione ma anche per loro l’avventura è breve. Quando mancano sette tornate, allunga Pacchiardo ma gli altri gli sono subito dietro. Prova ancora Lenza ma anche il suo è un fuoco di paglia. Si arriva al traguardo volante del 10° giro, dove Walter Pacchiardo fa vedere la sua supremazia in volata battendo Barra e Lenza.
Nei giri che mancano, non succede più niente degno di nota. Vediamo particolarmente attivi in testa al gruppo, Geraci, Nervo, Pacchiardo, Colommba, Rosso, Pasquero e Marzano.
Al suono della campana che annuncia l’ultimo giro, è Barbero che prova ad allungare il gruppo, seguito da Geraci e Girardi, ma il giro è breve e un attimo dopo siamo a scrutare la curva in fondo al rettilineo d’arrivo per vedere chi spunta per primo. Il veterano Finotto prova l’uscita del finisseur a 1000 metri dal traguardo, ma il “treno” Ciadit lo risucchia immediatamente. Dalla curva in fondo al rettilineo spunta la massa di corridori che si fiondano verso il traguardo in uno sprint velocissimo dal quale vediamo uscire con sicurezza Walter Pacchiardo, che vince con una bici di vantaggio sul veterano Testai e, a seguire, Lenza, Sosnovshchenko, Picco, Michielon, Agù, Perucca, Finotto, Venezia, Marzano, Desco, Colomba, Nervo, Pennella e Riva. La media è 46,280 km/h. Veloci, ma meno dei seconda fascia che hanno corso prima.
Finita la gara, ci spostiamo ancora verso la zona ritrovo seguendo il profumo del “pasta party”, servito all’interno del salone della Pro Loco, dove quelli che hanno corso prima hanno già la pancia piena e la faccia sorridente e soddisfatta.
Le classifiche sono subito pronte e, alla presenza del sindaco di Polonghera, avv. Milena Cordero, vengono premiati i sei protagonisti del Traguardo Volante e i vincitori delle due corse con i loro “compagni di podio”. E’ poi la volta delle classifiche di tutte le categorie e infine il brillantissimo team dell’ASD Ciclo Polonghera non vuole farsi mancare la foto di gruppo, con al centro il vincitore della prima corsa di questa sera: Claudio Alparone.
Poi finalmente anche noi ci accomodiamo ai tavoli per gustare con tranquillità e in buona compagnia, gli ultimi piatti di pasta e una squisitissima crostata gentilmente offerta dagli organizzatori.
La 4 sere di Cuneo che ora vede al comando Venezia, Desco, Colomba e Lçongo, rispettivamente nelle categorie Junior, Senior, Veterani e SgA. Mentre a pari merito risultano Capellino e Alparone nei Gentleman, Traversa e Cren negli SgB.
Giovedì 17 luglio a Pancalieri termina la “4 Sere” con premiazione finale, e non ci saranno pari merito!