Progetto dell’ingegnere Mattia Bertone presentato nella filiale della BCC di Casalgrasso e Sant’Albano Stura di Corso Matteotti a Torino
Sostenibilità e design: sono gli elementi fondanti del progetto Zeroundici di Mattia Bertone, giovane ingegnere che, dopo esperienze lavorative in Inghilterra, Francia e Svizzera, ha deciso di rientrare in Italia per sviluppare la sua idea. Con il supporto dell’Incubatore del Politecnico di Torino e il sostegno della BCC di Casalgrasso e Sant’Albano Stura, ha progettato e realizzato le sue biciclette elettriche, presentate nel pomeriggio del 20 ottobre presso la filiale della banca di Corso Matteotti 19 a Torino. «Molti mi chiedono che cosa differenzi la mia dalle altre biciclette elettriche – ha detto Mattia – Io credo che le peculiarità delle Zeroundici siano parecchie: è completamente personalizzabile, anche utilizzando il configuratore via internet, così che una bici non sarà mai uguale all’altra; pesa meno delle concorrenti e ha un design molto più ricercato, tanto da non apparire a prima vista elettrica, tanto che può essere utilizzate anche a motore spento».
Lo stesso motore che è «nascosto» nel mozzo della ruota posteriore e si attiva in base alle richieste dell’utente, semplicemente per aiutarlo nella pedalata o per sostituirsi completamente alla spinta delle sue gambe.
«La nostra banca è sempre pronta a offrire il suo aiuto concreto a chi dimostri di avere progetti innovativi – è intervenuto Mauro Giraudi, vicedirettore generale della BCC di Casalgrasso e Sant’Albano Stura -. In questo caso, Mattia ha unito alla sua grande serietà e professionalità, l’entusiasmo che ci ha contagiati in quest’avventura e che ha portato la Zeroundici da essere un disegno sulla carta, a un prodotto di grande valore, ora in commercio».
Per acquistarla, la banca ha ideato BCCiclando, un progetto ad hoc che permette di comprare una Zeroundici con uno sconto immediato di 500 euro e piccole rate mensili.
Le Zeroundici sono ideali per la città, dove assicurano una mobilità sostenibile e più veloce. Bastano 4 ore per la ricarica completa in casa e garantiscono un’autonomia che va dai 60 ai 100 chilometri. Non solo facili da manovrare, grazie al telaio compatto, ma soprattutto belle da vedere e da configurare in mille modi: colori, ruote, accessori e mille altre personalizzazioni.
Zeroundici è nata a Torino e viene assemblata interamente a Torino, ecco perché si chiama come il prefisso telefonico della città.