«Mi sono divertita moltissimo ed è stata una gran bella esperienza questo Rally delle Valli Ossolane, corso fra due muri di neve». Cristina Carena commenta in questo modo l’esperienza rallistica vissuta nell’estremo nord del Piemonte nella gara che chiude definitivamente la stagione agonistica del Nord Italia.
A fianco del 24enne di Volpiano, Stefano Valieri, figlio del suo abituale pilota, la navigatrice carmagnolese ha concluso la gara in 42esima posizione assoluta, quinta di Classe A7, al ritorno sul sedile di una Renault Clio Williams.
I piloti
«Appena hanno diffuso l’elenco iscritti abbiamo capito che in classe ci sarebbe stata poca storia, visto che ci saremmo confrontati con almeno altri quattro equipaggi blasonati, che vantano un palmares fatto di vittorie assolute e prestazioni di rilievo». Fra i quali anche Cosimo De Tommaso, padre di Damiano, uno dei giovani più promettenti in Italia, che ha lottato per la vittoria assoluta in questa gara. E poi si sono trovati di fronte Daniele Bestetti, specialista di lungo corso della Clio, Alex Bocchio un pilota che ha fatto faville con tutte le macchine con cui ha corso e Diego Martinelli, un vero funambolo dell’Opel Astra.
«Sfidare simili personaggi è stato particolarmente stimolante, perché si ha immediatamente un metro di paragone. Anche se sapevamo di non poterli battere c’è la soddisfazione di aver concluso ad appena 4”3 da Cosimo De Tommaso» evidenzia Cristina Carena. La trasferta in Val d’Ossola era iniziata sabato mattina prendendo per la prima volta confidenza con la Clio Williams della Top Rally allo Shake Down.
«Non dobbiamo dimenticare che Stefano aveva nel curriculum appena due gare con la Seicento nel 2019 e due chilometri di prova speciale al Citta di Torino nel settembre scorso. Il salto alla Clio era notevole e andava fatto con tutte le attenzioni possibili». Oltre a dover imparare a dare confidenza a una vettura mai usata, l’equipaggio portacolori della Meteco Corse doveva scoprire le reazioni di un tipo di pneumatico mai usato per di più su un asfalto bagnato, attraversato da rivoli d’acqua per la neve che si scioglieva, pur essendosi disputata la gara in due belle giornate di sole.
Affrontare la sfida
«Stefano ha tenuto un atteggiamento equilibrato senza stare troppo sulla difensiva, ma non cercando immediatamente il limite difficile da trovare alla prima esperienza. Se ripetessimo il rally oggi saremmo sicuramente più competitivi, anche se siamo soddisfatti del risultato ottenuto, specie se guardiamo la classifica assoluta in un rally con oltre venti top car al via e una lunga serie di equipaggi locali che si esaltano sulle prove di casa».
La 56esima edizione del Rally delle Valli Ossolane, per la prima volta lontano dalla sua classica collocazione di fine giugno, si è svolto su tre passaggi sulla prova di Mozio (di cui uno il sabato pomeriggio) e due sulla classica Cannobina. «La prova di Mozio ci è piaciuta subito moltissimo. Infatti dal primo passaggio del sabato a quello del primo pomeriggio di domenica abbiamo migliorato il nostro tempo di 21».
Non fa invece testo il peggioramento, comune a tutti gli equipaggi, sulla Cannobina, prova che ci è piaciuta meno, in quanto il primo passaggio lo abbiamo compito alla luce del sole nel primo pomeriggio, mentre il secondo lo abbiamo affrontato alla luce dei fari. È stata comunque una gara in crescita, con Stefano che cominciava a far danzare la Clio nelle curve della speciale di Mozio finale. Abbiamo un unico rammarico di non aver dato spettacolo con il freno a mano nei tornanti della gara, ma alla prima esperienza con la Clio Williams era meglio non esagerare e rischiare di finire la gara anzitempo» conclude la navigatrice carmagnolese che termina la stagione con un risultato sulle labbra. Sue e del suo pilota.