È nata a Torre San Giorgio la Confraternita del Fritto Misto ‘dla Tor – Comitato Festeggiamenti, pensata per valorizzare il fritto misto, portata regina della tradizione piemontese, partendo già dall’organizzazione dell’annuale Sagra del 21-25 aprile giunta alla 19esima edizione.
A presiedere la Confraternita è Mario Monge; vice presidente Giancarlo Saglia; segretario Lorenzo Vassallo; social manager Stefano e Giacomo Bersia. Alla nuova realtà aderiscono oltre una ventina di persone, di cui circa la metà giovani, rinnovando quello spirito di coesione e collaborazione che ha caratterizzato in questi anni il Comitato festeggiamenti, motore infaticabile di tutte le manifestazioni. A questo si aggiungono circa 30 tra volontari, simpatizzanti e aiutanti che, nei giorni della festa uniscono le forze per dare massimo lustro al paese.
La Confraternita soddisfa gli aspetti formali e fiscali necessari per poter coordinare al meglio la Sagra torresangiorgese. Rappresenta inoltre un ponte con altre realtà e prodotti tradizionali. Inserita nell’ambito delle Confraternite di stampo gastronomico, infatti, potrà sviluppare sinergie che porteranno il Fritto Misto di Torre San Giorgio in tour per il Nord Italia. Parallelamente, diverse eccellenze nazionali della tavola potranno essere ospiti del piccolo paese della pianura saluzzese. Potranno nascere così gemellaggi di gusto che potranno rinnovarsi ogni anno con nuovi prodotti e amicizie.
Dichiara il sindaco Daniele Arnolfo: «Festeggiare il fritto misto vuol dire per noi celebrare le varie sfaccettature della nostra natura più profonda, come paese. Una tradizione rurale, quella che condivideva i momenti della macellazione del suino e la festa delle pietanze condivise. Un forte senso di comunità, che unisce la nostra squadra e il nostro paese come accadeva in passato tra le cascine. Ma al contempo mettiamo in vetrina un piatto che rappresenta una somma di prodotti di varia natura, estrazione gusto: esattamente come il “fritto misto” di aziende che ha caratterizzato negli ultimi decenni lo sviluppo artigianale, industriale, ma anche sociale, di Torre San Giorgio».