Conferenza a Lombriasco: “Il cane: lavoro e compagnia”


LOMBRIASCO – Sabato 17 ottobre si terrà presso l’Istituto Tecnico Agrario “Don Bosco” di Lombriasco il seminario “Il cane: lavoro e compagnia” interamente dedicato al migliore amico dell’uomo, alle opportunità di mercato con creazione di posti di lavoro ed alle figure professionali che rappresentano la cinofilia.
Perché un seminario su questo tema in un Istituto Tecnico Agrario?

L’allevamento di cani rientra a tutti gli effetti tra gli “allevamenti di animali” previsti dall’art. 2135 del Codice Civile, così come modificato dall’art. 1 del Decreto Legislativo 228/2001, tra le attività agricole. Il perito Agrario è una delle poche figure professionali che per percorso culturale, dunque per le proprie competenze, può inserirsi con cognizione di causa nel mercato del lavoro dei pets, dall’industria alimentare sino all’allevamento, in un settore dalle molteplici opportunità ma poco note; è dunque necessario far conoscere a studenti e genitori il mondo cinofilo e le sue potenzialità.
Non è questo, ovviamente il solo motivo di questa giornata di studio e di divertimento, aperta a tutti, proprietari di cani, appassionati o semplici curiosi, oltre agli addetti ai lavori: il compito della Scuola è di fare Cultura, non necessariamente solo quella tradizionale che viene impartita ai nostri allievi in classe. La cultura è anche momento di riflessione e consapevolezza, “saper leggere” ed interpretare la realtà, quindi anche apprendere in modo divertente le basi del linguaggio dei cani e le regole comportamentali da seguire per una serena convivenza con questo animale, conoscere diritti e doveri del proprietario è fare Cultura.
Uno dei pochi settori economici che, in Italia, non ha conosciuto crisi, ma anzi è aumentato in termini di valore è stato quello dei pets od animali da compagnia. Nella sola Italia sono presenti 14 milioni di cani e gatti, con una popolazione di 8 milioni di cani; il mercato, nel solo alimentare, vale 1830 milioni di euro, ma anche antiparassitari e medicinali mostrano un incremento di valore
(+ 12.8 nel 2013-2014), così come assicurazioni e gadget.
Alcune figure professionali si sono evolute, come nel caso dei veterinari, passati da un’attività prevalente sugli animali da reddito ai pets, con livelli di specializzazione molto spinti che nulla hanno ormai da invidiare alla medicina umana o gli istruttori cinofili passati spesso dai cani da lavoro ai cani da compagnia mal gestiti dai proprietari.
Non si può certo dimenticare l’impiego del cane nella Protezione civile e nella Polizia di Stato con le unità cinofile per la ricerca di dispersi o quelle per la ricerca di esplosivi e droga.
Sono poi comparse nuove figure professionali, come il “dog sitter” (e di conseguenza scuole di dog sitter), ma anche per il cane da lavoro sono nate nuove attività, dalla pet terapy, ormai affermatasi, a vere e proprie start up come lo screening di alcuni tipi di tumori, la ricerca delle cimici dei letti, oppure la ricerca del punteruolo rosso delle palme.
Lo stesso mondo del web, con forum e siti dedicati (dalla vendita di alimenti e gadget on line alla fornitura di servizi) e della televisione con canali dedicati, rappresentano un modo nuovo di fare cinofilia.
L’aumento della popolazione canina porta con sé, inevitabilmente, un aumento dei problemi sociali, di ordine pubblico e sanitari. Ogni anno si ha notizia di cani che attaccano bambini, con conseguenze gravissime; ma al di là di situazioni patologiche, non è il cane ad essere inadeguato, ma il padrone. Il cane va gestito, a maggior ragione in una società complessa come la nostra.
Ogni proprietario di cane è convinto di sapere tutto su questo animale, ma solo una corretta conoscenza etologica di base permette una serena convivenza con il nostro amico.
Per questo, il Veterinario esperto in Medicina del comportamento e l’istruttore cinofilo, figure tra loro complementari, possono fornire supporto per capire il linguaggio del cane, e risolvere situazioni difficili, o meglio, ad evitarle.
Molti pensano di uscire dai problemi semplicemente abbandonando il cane od affidandolo ad un canile,con un aggravio dei costi della comunità e con grandi sofferenze dell’animale. In Italia infatti assistiamo a circa 100000 abbandoni all’anno, con fenomeni conseguenti di randagismo: animali potenzialmente pericolosi per l’uomo, in particolar modo per i bambini.
Più cani significa inoltre aumento delle potenziali malattie trasmissibili all’uomo, le zoonosi; il loro controllo e la profilassi sono compito delle ASL, temi trattati dal dott. Guiso, Veterinario della ASL TO5.
L’arrivo del nostro amico a quattro zampe in famiglia è sempre un momento importante, che si riflette sullo stile di vita per molti anni; la scelta oculata della razza o la semplice adozione di un meticcio dal canile diventa dunque fondamentale.
Troppo spesso il “cane di moda” diventa rapidamente un problema, specie se di grossa taglia, per la nostra impreparazione. Esaustivo, in questo senso, il titolo di un libro “Cani si nasce, padroni si diventa” dell’etologo Patrick Pageat.
Molte delle razze oggi considerate da compagnia nascono da lavoro, con caratteristiche o motivazioni specifiche, che talvolta mal si conciliano con la vita da salotto. Il consiglio del Veterinario, in modo particolare esperto in Medicina del comportamento, dell’istruttore cinofilo o di un allevatore serio, ci possono guidare nella scelta giusta della razza più adatta al nostro stile di vita ed alla nostra personalità, come spiegherà la dott.ssa Bovo, Veterinario esperto in Medicina del comportamento.
Alla base di tutto rimane il buon equilibrio del cane, e qui, diventa importante la serietà dell’allevatore nella selezione della razza all’interno del suo allevamento.
Altro elemento fondamentale è l’approccio del proprietario e della famiglia; il cane è un animale sociale, con un gruppo basato sul posizionamento sociale di cui la famiglia rappresenta il centro referenziale. Questo è il motivo che ha portato ad un cambiamento nei metodi addestrativi, passando dai metodi costrittivi al metodo dolce; il cane, in sostanza, non deve obbedire, ma piuttosto collaborare, in quanto membro di un gruppo, con risultati migliori e più duraturi, così come dimostra l’esperienza dell’istruttore cinofilo Riccardo Anglesio, dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.
Franco Muccione, Capo ispettore Responsabile Unità Cinofile della Polizia di Stato illustrerà gli aspetti della legalità cinofila e l’impiego dei cani servizio.
Il benessere animale presenta molte sfaccettature, ma la corretta alimentazione è una delle sue principali componenti. Alimenti di qualità, bilanciati a seconda delle esigenze, spesso biologici e “cruelty free” sono la carta vincente di molte aziende mangimistiche, e la loro produzione richiede non solo un’esperienza pluriennale nel settore, ma anche innovazione e soluzioni tecnologiche; questa è la sintesi della relazione del Perito Agrario Marco Gonzales e del Dr. Marco Berutti, della Monge & C. S.p.A., una delle aziende italiane di punta del settore.
Nel pomeriggio assisteremo ad una dimostrazione dei metodi utilizzati nell’addestramento della Squadra Cinofili Polizia di Stato e delle unità cinofile ricerca e soccorso, Associazione Nazionale Polizia di Stato.
Per terminare, una vera rarità: Issima, la femmina di Pastore belga Malinois addestrata e condotta da Adriano Cordella sotto la guida di Riccardo Anglesio, è l’unico cane in Italia in grado di segnalare le cimici dei letti, potenziali vettori di malattie, in forte aumento sul nostro territorio. Avremo l’occasione di constatare le sue capacità e la sua alta efficienza nella ricerca di questi pericolosi insetti ematofagi.

redazione

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