Nonostante le difficoltà legate all’emergenza Covid-19, anche quest’anno non mancherà l’appuntamento con il tradizionale Concerto di Ferragosto dell’Orchestra “Bartolomeo Bruni” Città di Cuneo, giunto alla sua 40a edizione. Sarà a porte chiuse, per non creare occasioni di contagio, ma la l’ampia diffusione sarà come sempre garantita dalla diretta Rai.
Sede della manifestazione sarà la Residenza Reale di Valcasotto di Garessio, di proprietà della Regione Piemonte, fatte salve alcune verifiche tecniche di fattibilità che la Rai sta effettuando in questi giorni.
Lo hanno deciso i rappresentati degli enti che compongono la Cabina di Regia dell’iniziativa: Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Camera di commercio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e Atl del Cuneese.
La stora del Concerto di Ferragosto
L’evento, che porta la musica classica in quota, è nato nel 1981 nel cuneese su un’intuizione del violinista buschese Bruno Pignata, che coinvolse il Maestro dell’Orchestra Bruni Giovanni Mosca. La prima edizione fu al Rifugio Quintino Sella (Valle Po). Da allora il concerto si svolge il 15 agosto in alta montagna e, dal 1993, viene trasmesso in diretta Rai con decine di migliaia di spettatori in Italia e all’estero, rappresentando una delle più importanti manifestazioni regionali di promozione dell’immagine del Piemonte e delle sue montagne (diretta nazionale TV su RAI 3 e RAI Sat dalle ore 12.55).
Il 28 maggio 2018 è stato firmato il “Protocollo d’intesa per la valorizzazione e promozione del Concerto di Ferragosto” tra la Regione Piemonte, la Provincia di Cuneo, la Camera di Commercio di Cuneo, l’Atl del Cuneese e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, che ha garantito una programmazione triennale del Concerto di Ferragosto (per il periodo 2018/2019/2020) da svolgersi in alta quota negli ambienti alpini più caratteristici e significativi della montagna cuneese nel rispetto dei criteri e requisiti fondamentali di fattibilità e sostenibilità, tenuto conto della bellezza paesaggistica e rilevanza ambientale, storica e artistica della località.
Il Protocollo d’intesa, oltre a dare una garanzia triennale al territorio è servito anche ad ottenere una sorta di garanzia con la RAI per la sua diffusione. Il concerto di ferragosto fa registrare un milione e mezzo di audience e diventa una cartolina efficace di promozione del nostro territorio.
Il sostegno economico all’evento
Le parti patrocinano e finanziano il concerto attraverso contributi diretti agli enti organizzatori (Comuni o Unioni Montane o Parchi), per un ammontare complessivo annuo di 56.000 euro sostenendo in modo particolare le spese relative all’Orchestra, al trasporto materiale, agli allestimenti, all’organizzazione generale ed alla promozione della manifestazione.
La Regione Piemonte compartecipa al finanziamento della manifestazione, stanziando 25.000 euro ogni anno, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo mette a disposizione 20.000 euro, la Camera di Commercio 6.000 euro e l’ATL del Cuneese 5.000 euro. La Provincia di Cuneo ospita la Cabina di regia che si occupa di monitorare e definire l’evento.
Carosso:grande valore culturale
“Siamo molto contenti – dichiara il vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso – che nonostante il momento difficile che stiamo vivendo, si riesca lo stesso ad organizzare questo concerto. Spiace un po’ che non ci sia l’afflusso massiccio di pubblico in alta quota che è una delle caratteristiche di questo evento, ma grazie alla Rai questo momento, che è di grande valore culturale, ma per noi anche di marketing territoriale, consentirà di far vedere la bellezza delle nostre montagne ad una vastissima platea di spettatori”.
Borgna: Valcasotto una delle location più caratteristiche
Il presidente della Provincia di Cuneo, Federico Borgna: “Accolgo con grande soddisfazione la scelta del castello di Valcasotto, una delle location più caratteristiche del nostro territorio e che ben si adatta a questo evento. Sono molto contento che anche quest’anno il concerto si tenga nella nostro provincia. In un momento così difficile, poi, è molto importante riaffermare il valore della cultura”.
Bernardi: occasione per far conoscere nostre bellezze
“In un’estate particolare come questa che ci apprestiamo a vivere – conclude – il presidente dell’Atl cuneese, Mauro Bernardi – il concerto rappresenta una rilevante occasione per far conoscere all’Italia intera le nostre bellezze paesaggistiche, naturalistiche ed architettoniche. La Reggia di Valcasotto abbraccerà idealmente musica e spettacolo per trasmettere, attraverso il grande lavoro della produzione Rai, anche tutto lo splendore e il fascino delle nostre montagne, dei nostri borghi alpini, delle nostre residenze sabaude. Qui, dove natura rigogliosa e opere artistiche dal grande respiro si fondono armoniosamente, la musica si eleverà per culminare in una meravigliosa cartolina promozionale della nostra amata terra”.
La Residenza Reale di Valcasotto (Garessio, Cn)
L’edificio venne fondato dai frati certosini nel 1.172 in località Valcasotto, luogo isolato adatto alla preghiera e alla meditazione. Più volte distrutta da incendi e ricostruita, la Certosa fu trasformata nelle forme attuali dall’architetto Bernardo Vittone a partire dal 1754. Dopo la soppressione napoleonica degli ordini religiosi, nel 1837 re Carlo Alberto acquisì il complesso e lo destinò a castello di caccia.
Qui Vittorio Emanuele II organizzava imponenti spedizioni venatorie e la principessa Maria Clotilde trascorreva l’estate. Il castello rimase di proprietà della famiglia reale fino all’anno 1881, data in cui venne venduto a privati per poi essere acquisito da Regione Piemonte. Oggi è la residenza reale più a sud del circuito sabaudo. E’ parte di un comprensorio turistico che collega le valli di Pamparato e Mondovì alle stazioni termali di Lurisia e Vinadio. Il castello è composto da tre grandi ali che si affacciano su di un cortile porticato delimitato da muraglioni. Nei pressi si trovano inoltre altri edifici storici quali la Correria e la Cascina del Seccatoio.