Il sindaco Mauro Calderoni con i rappresentanti delle istituzioni territoriali, civili e militari, con i delegati delle associazioni combattentistiche e d’arma, si è ritrovato questa mattina alle 10,30 di fronte al cimitero ebraico di via Villafalletto per la deposizione della corona d’alloro alla lapide commemorativa dei 29 ebrei deportati da Saluzzo.
La mattinata prosegue alle 11 con la deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti nei lager di piazza XX Settembre. Infine, il programma si concluderà dalle 21 in modo virtuale con letture e musiche sulla Giornata della memoria sulla pagina Facebook «Cinema teatro Magda Olivero».
«Il 27 gennaio è una data simbolica e fondativa della società contemporanea basata sul rispetto dei diritti dell’uomo – dice il sindaco Mauro Calderoni – che abbiamo ereditato dai nostri anziani che hanno combattuto contro le dittature totalitarie e liberticide nella Seconda guerra mondiale. Proprio per questo la commemorazione non deve fermarsi neanche in un periodo tragico come questo della pandemia. Così, d’accordo con gli amici della Comunità ebraica torinese e di tutte le associazioni saluzzesi, abbiamo organizzato un programma più snello e senza pubblico, ma l’invito alla riflessione è per tutti: il 27 gennaio ricordiamo quello che è stato per non ricadere nei medesimi errori del passato. Lo dobbiamo a chi è morto deportato, in battaglia e, adesso, alle nuove generazioni che stanno vivendo in pace e che pace e dialogo devono salvaguardare per gli anni a venire».