CARMAGNOLA – Il Comitato per il San Lorenzo si dichiara preoccupato dopo le affermazioni dell’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta che, con le nomine di nuovi direttori generali, ha annunciato l’assegnazione di nuove discipline all’Ospedale di Carmagnola sottolineando che non c’è «volontà di depotenziare Carmagnola».
«In attesa delle nuove nomine dirigenziali, per l’Ospedale di Carmagnola continua il depotenziamento subdolo» spiega invece il Comitato per il San Lorenzo, che prosegue elencando «ciò che si è verificato o si sta verificando nel nosocomio carmagnolese: improvviso valzer di trasferimenti di coordinatori infermieristici con inevitabile destabilizzazione dei servizi/reparti; trasferimenti forzati da Carmagnola verso i presidi di Chieri e Moncalieri, e mai viceversa; improvvisa chiusura di stanze di degenza (chirurgia) a opera del Direttore Sanitario di Presidio; strani blocchi delle attività ambulatoriali (endoscopia) ventilata interruzione del servizio ambulatoriale di ecografie ostetriche dal prossimo mese di aprile, costante sub utilizzo delle sale operatorie».
Il Comitato denuncia anche la crescita delle scorte di magazzino «per lo stoccaggio di beni inutilizzati e per i quali vi è stato un gravoso sperpero di denaro pubblico».
«Di chi è la responsabilità di queste scelte?» si interrogano quindi i membri del Comitato San Lorenzo.