Sveva Casati Modignani, Gianluigi Nuzzi, Andrea Vitali, Salvatore Striano e Lella Costa incontrano i lettori
CARMAGNOLA
Da martedì 12 a sabato 16 giugno, per il terzo anno consecutivo, torna “Letti di notte”, festival letterario che ospiterà i grandi scrittori e giornalisti dei nostri giorni nella nuova location del cortile del Parco Cascina “La Vigna” in via San Francesco di Sales 188.
Nelle cinque serate, tutte a ingresso libero, gli scrittori risponderanno alle domande del pubblico e saranno disponibili per il firmacopie dei loro libri. Ci saranno Sveva Casati Modignani, Gianluigi Nuzzi, Andrea Vitali, Salvatore Striano e Lella Costa. Il tutto con l’organizzazione del Gruppo di Lettura di Carmagnola coordinato dall’energico Maurizio Liberti affiancato da Cristina Negri, in collaborazione con il Comune.
Ad aprire la manifestazione sarà Sveva Casati Modignani martedì 12 giugno. “Festa di famiglia” è il suo ultimo romanzo. Un libro fresco e brillante, in cui si rispecchiano le donne di oggi, con i loro sogni e le loro fragilità, nuove ambizioni e quesiti di sempre. Una storia che parla dei valori più autentici e degli affetti più veri, quelli che Ti fanno sentire a casa.
“Peccato originale” sarà il libro protagonista di mercoledì 13 giugno. L’autore, Gianluigi Nuzzi, svelerà conti segreti, verità nascoste e ricatti: ricostruisce verità che mancavano, a partire dal mistero della morte di Papa Luciani, al caso di Manuela Orlandi, alle dimissioni di papa Ratzinger.
Giovedì 14 giugno si ritorna alla narrativa con Andrea vitali e il suo ultimo libro “Nome d’arte Doris Brilli”. Qui Andrea Vitali svela gli esordi alla caserma di Bellano di uno dei personaggi più amati dal pubblico dei suoi lettori, il maresciallo Ernesto Maccadò, presente nelle storie di maggior successo come “La signorina Tecla Manzi”, “Olive comprese”, “La mamma del sole”, “Galeotto fu il collier”, “Quattro sberle benedette”, “Le belle Cece”, “A cantare fu il cane”, raccontando il suo faticoso acclimatarsi, non solo per via del tempo meteorologico.
Salvatore striano deve il suo successo al film “Cesare deve morire” dei fratelli Taviani, tratto dal “Giulio Cesare” di Shakespeare e dove lui interpreta il ruolo di Bruto. Il suo libro “La tempesta di Sasà” racconta la sua rinascita, dall’inferno del carcere spagnolo di Valdemoro (Madrid) dove è stato detenuto tre anni, passando per Rebibbia e diventando, oggi, uno dei più sorprendenti e stimati attori italiani. Una storia che parla di noi, della paura di cadere e, se cadiamo, di non farcela a rialzarci. “La tempesta di Sasà” è un libro sul potere delle parole e della letteratura, sull’amore per i libri che può cambiare la vita. Sasà ne è la prova vivente. Con “Teste matte” Striano racconta il suo passato, la storia di un gruppo criminale, le teste matte, che ha osato sfidare il potere dei boss. Un romanzo travolgente e feroce, costruito sulla storia vera ed estrema. Striano incontrerà i lettori venerdì 15 giugno.
Lella Costa concluderà questa bellissima kermesse di grandi autori. Sarà sul palco sabato 16 giugno. Lella Costa non è figlia d’arte, anche se d’arte visse e vive; non ha un nome d’arte, ma solo un diminutivo, con cui è chiamata da sempre, visto che per l’anagrafe è Gabriella; e se di arte un pochino forse, ormai, ne ha, di parte continua a interpretarne ostinatamente una: se stessa. I testi dei suoi spettacoli teatrali sono tutti pubblicati da Feltrinelli. A giugno parlerà del libro “La sindrome di Gertrude”. Lella Costa racconta in questa quasi-autobiografia a cuore aperto la storia di una vita piena di cose e di impegni, da quello artistico a teatro e in televisione a quello sociale con Emergency: fra aneddoti su scarpe e solidarietà, teiere e musica, ricordi e doppiaggio, una delle attrici italiane più amate si rivela e lascia, come sempre, senza fiato. Per il troppo ridere.