Carmagnola. Agricoltori e commerciali: il Foro Boario non si tocca

Il progetto di riqualificazione dell’area mercatale non incontra il consenso del mondo agricolo.

Operatori agricoli e commerciali temono la chiusura definitiva del mercato del bestiame di piazza Italia, con notevoli danni per chi lavora nel settore e nell’indotto.

 

 

CARMAGNOLA – Dimezzamento del mercato del bestiame per lasciare spazio ad un’area culturale che potrebbe nascere in piazza Italia: la perplessità di Franco Quattrocolo, agricoltore carmagnolese, di fronte al progetto dell’Amministrazione comunale per la riqualificazione di piazza Italia è stata condivisa tra i partecipanti alla conferenza stampa di giovedì 26 febbraio scorso. La conferenza è stata indetta dal Comitato Operatori di Mercato di Carmagnola, da Ascom – Confcommercio Carmagnola, Cia – Confederazione Italiana Agricoltori di Torino e Confagricoltura Torino. L’allarme lanciato dagli operatori del settore è il rischio di chiusura definitiva del mercato: per effettuare i lavori di riqualificazione che prevedono, tra l’altro, lo smaltimento delle coperture in eternit delle tettoie esistenti, il mercato verrebbe sospeso per circa un anno, periodo in cui gli operatori del settore dovrebbero far riferimento ad altre piazze che facilmente diventerebbero così nuovo punto di riferimento nel settore, dimenticando il Foro Boario di Carmagnola esattamente come è successo a Moncalieri anni addietro.

Ogni settimana sul mercato di Carmagnola vengono trattati oltre 600 capi bovini, insieme a foraggi, paglie, altre derrate agroalimentari e macchine agricole. Il mercato rappresenta un punto di riferimento fondamentale non soltanto per gli operatori agricoli e commerciali, ma anche per le altre attività produttive, senza considerare le importanti ricadute, in termini di attrattività turistico-commerciale, su negozi, artigiani, pubblici esercizi, etc. La sua chiusura porterebbe anche, secondo le previsioni di Franco Quattrocolo, alla scomparsa della Fiera di Primavera, uno dei pochi punti dove ancora si svolgono importanti rassegne zootecniche.

Roberto Barbero, presidente della Cia Torino, condivide le perplessità degli operatori del mercato espresse dal portavoce Vittorio Ronco e sostiene che quello di Carmagnola «è l’unico mercato bovino della provincia di Torino e uno dei più importanti del Piemonte, centro di contrattazioni dove passano centinaia di agricoltori ogni settimana. Con queste prospettive ci saranno danni per gli agricoltori e per tutta la provincia: è necessario attivarsi perchè non avvenga».

Paolo Dentis, presidente provinciale Confagricoltura, ritiene che «l’Amministrazione comunale carmagnolese non abbia ben capito l’importanza di questo mercato, il più importante del settore agricolo: Carmagnola offre tutti i servizi, ha la giusta ubicazione facilmente raggiungibile da Torino, Cuneo e Asti».

Gli operatori del mercato hanno chiesto un incontro con l’Amministrazione comunale ed hanno raccolto oltre 250 firme di aziende e ditte del settore per far sentire il proprio disagio, ma al momento non hanno avuto riscontro. Anche l’Ascom Carmagnolese, tramite le parole del vicepresidente Giuseppe Lanfranco, è disponibile ad un incontro con l’Amministrazione cittadina e ritiene importante «mantenere vivo questo patrimonio e tutto l’indotto che vi lavora attorno: il mercato del bestiame è un valore che la città non può perdere».

La richiesta univoca è quindi rivolta all’Amministrazione comunale carmagnolese affinchè riconsideri il progetto di riqualificazione del Foro Boario, decidendo di procedere con le opere per lotti in modo da non sospendere, neanche per un giorno, l’attività di mercato. Diversamente, operatori commerciali e i rappresentanti del mondo agricolo e degli allevatori hanno intenzione di verificare la regolarità degli atti amministrativi adottati, per accertare che tutti i provvedimenti siano regolari.

Irene Canova

L’assessore Cavallini: «L’agricoltura è centrale per Carmagnola. Piazza Italia sarà sempre luogo d’incontro per gli agricoltori»

  Gianni Cavallini, assessore comunale a Bilancio, Cultura e Commercio, precisa la posizione dell’Amministrazione Comunale, sottolineando come l’intenzione sia quella di mantenere l’importante mercato del bestiame al centro di Carmagnola, proprio per evidenziare la sua rilevanza per la città e per gli operatori del settore.

Questa direzione è stata scelta contro una prima ipotesi, ormai superata, di uno spostamento del Foro Boario nell’area vicino al nuovo centro commerciale in direzione dell’autostrada. «L’agricoltura deve rimanere centrale per Carmagnola – sottolinea Cavallini – e piazza Italia continuerà ad essere luogo di incontro per gli agricoltori».

Il progetto di riqualificazione di piazza Italia prevede, tra gli altri servizi, un’area espositiva e multifunzionale con una sala conferenze di circa 100 posti a servizio della città. «Una diversa soluzione per la piazza, rispetto a quella attuale – continua l’Assessore – ci è stata chiesta dai cittadini e la Giunta è impegnata in questo senso da una delibera». Per l’intervento vengono impegnati i fondi già stanziati a suo tempo dalla Regione per il PRUSST.

i.c.

redazione

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