Carignano, sul palco la compagnia Fric Filo 2

CARIGNANO
Torna sul palcoscenico del piccolo teatro parrocchiale Alfieri la compagnia teatrale Fric-Filo2, anche per la stagione teatrale 2016-2017, come vuole la loro tradizione ormai da molti decenni e che ha portato nell’ultima stagione a sfiorare i millecinquecento ingressi.
Quest’anno il gruppo presenterà una sinfonia teatrale: «Per questa stagione abbiamo voluto sperimentare un copione nuovo, diverso dalle precedenti commedie. Ho scelto scherzosamente il termine “sinfonia” proprio per esaltare il grande lavoro che hanno dovuto fare gli attori, che quest’anno hanno immerso le loro capacità recitative in una scenografia non soltanto materiale, ma anche musicale e sentimentalmente molto interpretativa, tutte caratteristiche che sono il perno della storia» chiarisce Pierluca Costa, regista e autore dell’opera.
La trama narra una vicenda accaduta in un manicomio di Torino nel 1875. Il dottor Bonacossa (interpretato da Giancarlo Cerutti) e il suo braccio destro, il dottor Porporati (interpretato da Renato Pautasso), ricevono la visita del dottor Pautasso (interpretato da Gabriele Garnero), medico ministeriale che visita il manicomio per valutare i nuovi metodi riabilitativi che il dottor Bonocossa intende utilizzare per i suoi matti. Questi metodi sono molto diversi da quelli usati comunemente, e si distinguono principalmente per il fatto di assecondare le volontà dei malati e per promuovere la socialità, abbandonando i metodi coercitivi tipici dei manicomi dell’epoca. Naturalmente, si crea una comica tensione durante le visite ai vari pazienti, che non mancano di far innervosire il dottor Pautasso e di alimentare i suoi dubbi su questo metodo. Dopo numerose vicende, il maestro d’orchestra (alienato interpretato da Pierluca Costa) si deprime profondamente, soprattutto dopo aver constato l’impossibilità di condividere la propria passione per la musica e riesce a fuggire dal manicomio, minacciando il suicidio. Saranno gli stessi matti, sorprendentemente, a prendere in mano la situazione, cercando in svariati modi di salvare il maestro dalle sue gravi difficoltà esistenziali, approfittando della situazione incontrollata che i dottori Bonacossa e Porporati, supportati dal lavoro delle due suore presenti nel manicomio (interpretate da Marta Rena e Liliana Blandino), hanno causato riponendo troppe attenzioni nei confronti della giustezza del loro metodo da una parte, e alle critiche del dr. Pautasso dall’altra. Questo metodo innovativo, basato sulla promozione della convivenza e della libertà di espressione dei matti, funzionerà davvero?
«L’intenzione di questa commedia non è sicuramente soltanto far ridere il pubblico» spiega il regista «ma soprattutto di indurre una riflessione seria sul concetto di “malato di mente”, riflessione che sorge tra una battuta scherzosa e l’altra e che sarà più chiaramente spiegata alla fine della commedia da due attrici giovanissime, Giulia Romero Marco e Sofia Taberna. Ed ecco spiegato il significato della parola “sinfonia” per la nostra opera, perché in essa vuole essere racchiusa l’arte del divertimento, dell’interpretazione musicale, della recitazione e, non per ultima, della riflessione».
Anche in quest’opera la compagnia teatrale Fric-Filo2 ha voluto inserire un richiamo storico significativo, indirettamente sfruttato durante la commedia: i dottori Bonacossa e Porporati sono realmente esistiti ed erano davvero dei medici psichiatri che hanno introdotto un nuovo metodo di trattamento dei malati di mente. Il medico Stefano Giovanni Bonacossa è uno dei fondatori dell’Accademia di Medicina di Torino ed è autore di numerosi studi sulle malattie mentali. Nato a Casalgrasso nel 1804, Bonacossa si laureò in medicina a Torino e fin dal 1828 si dedicò allo studio e alla cura degli alienati mentali, frequentando il manicomio dapprima come medico aggiunto, poi come ordinario e infine come Primario. Divenne dottore collegiato per le malattie mentali e professore di Clinica delle Malattie Mentali dal 1851. Nella direzione del Manicomio gli successe l’allievo Michelangelo Porporati, che col suo consenso aveva iniziato a Collegno una sperimentazione, con la quale gli alienati vivevano e lavoravano insieme in comunità, godendo di autonomia.
Le date degli spettacoli sono venerdì 16, sabato 17 dicembre e domenica 18 dicembre ore 21; venerdì 13, sabato 14 gennaio ore 21 e domenica 15 gennaio ore 15. Info e prenotazioni presso Ottica Scamuzzi, p.zza Carlo Alberto 67, Carignano (To). Costo del biglietto euro 9.

redazione

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