Un centinaio le domande presentate, il Buono Sport è stato concesso dal Comune in base alle risorse disponibili
E’ avvenuta la pubblicazione della graduatoria dei beneficiari del “Buono Sport”, progetto dell’Assessorato allo Sport del Comune di Carmagnola teso ad offrire una agevolazione economica per la pratica sportiva dei bambini/ragazzi in età dalla Prima elementare alla Terza media, giunto alla sua seconda edizione con grande successo presso la cittadinanza.
Le domande pervenute risultano essere 97 – quasi il doppio rispetto all’anno scorso. Quattro sono state giudicate non ammissibili per mancanza dei requisiti richiesti. In relazione alle risorse disponibili, è stato possibile accontentare 70 bambini/ragazzi, che potranno dunque svolgere per tutto l’anno una attività sportiva grazie all’aiuto del Comune ed alla fattiva collaborazione di moltissime realtà associative sportive del territorio, che hanno aderito al progetto in numero di 19. In dettaglio, rispetto al costo vivo del corso praticato dalle Associazioni Sportive, per 27 richieste la percentuale di agevolazione (ovvero di spesa sostenuta dal Comune al posto dell’utente) è stata del 70%, per 12 richieste la percentuale si è collocata sul 60% mentre per le rimanenti 31 il valore percentuale è stato del 50%.
Come da Avviso Pubblico approvato con atto del Direttore di Ripartizione dell’area Politiche Sociali-Giovani-Sport, l’agevolazione economica in oggetto verrà erogata dal Comune direttamente alle Associazioni Sportive interessate sotto forma di contributo al termine della stagione sportiva. Gli sport maggiormente richiesti sono stati il nuoto (25 domande), il calcio (21 domande), il karate-judo (10 domande), la pallacanestro (9 domande), il kick boxing e la ginnastica artistica (6 domande ciascuno).
“Il Buono Sport – afferma l’Assessore allo Sport Massimiliano Pampaloni – rappresenta una importante azione di intervento nel campo della promozione dell’attività motorio/sportiva a favore di quelle famiglie che stanno vivendo un momento di difficoltà economica. Per il secondo anno grazie all’azione dell’Amministrazione potrà essere praticato anche dai bambini che diversamente non avrebbero potuto”.