Gli archivi familiari sono una fonte documentale quasi inesauribile. E quello custodito a Casa Lajolo non fa eccezione. Il materiale recuperato, studiato, trascritto e digitalizzato copre un arco di tempo che va dal 1351 al 1874. Ora l’archivio privato della Famiglia Ambrosio Conti di Chialamberto è consultabile on line sul sito della Fondazione Casa Lajolo. Il link: https://www.casalajolo.it/larchivio/ (la registrazione è gratuita).
I Conti di Chialamberto sono coloro che, a metà del Settecento acquistarono Casa Lajolo, nell’antico Borgo di San Vito, a Piossasco, dandole la struttura che ancora oggi rende quella dimora storica tra le più belle di tutta l’area del pinerolese.
Alberto De Vecchi Lajolo
«Siamo davvero felici di essere arrivati a questo risultato – afferma Alberto De Vecchi Lajolo, attuale proprietario della villa e presidente della Fondazione – Poter leggere, mettere ordine, organizzare e offrire al territorio, questo patrimonio familiare, era un progetto al quale stavamo lavorando da anni. Ora è giusto che la storia dei Conti di Chialamberto torni a essere patrimonio visibile del territorio che li ha visti a lungo protagonisti. Lo abbiamo già fatto con la dimora storica, che viene sempre più spesso aperta al pubblico, ora anche la sua storia diventerà collettiva».
Il lavoro ha coinvolto, negli ultimi due anni, due archivisti professionisti in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte e Valle d’Aosta. In passato anche la facoltà di Agraria dell’Università di Torino aveva svolto ricerche sui documenti a carattere botanico (il giardino di Casa Lajolo è da sempre un tratto distintivo e originale della dimora).
Le vicende diplomatiche della famiglia dei Conti di Chialamberto
Gli oltre duecento documenti archiviati hanno una particolare rilevanza in virtù del ruolo che a lungo ebbe la Famiglia dei Conti di Chialamberto, molto vicina a Casa Savoia e spesso coinvolta in missioni diplomatiche assai delicate. In alcuni casi si tratta di documenti corposi composti da decine di pagine, altre volte di semplici lettere. L’archivio sarà comunque ancora implementato, perché ancora una mole considerevole di documenti deve essere digitalizzata. Sarà presto accessibile gratuitamente e on-line anche attraverso la piattaforma della Regione Piemonte “Memora per i beni culturali”, nata nel 2018 per catalogare e valorizzare il patrimonio culturale presente sul territorio piemontese.
Il lavoro di recupero dell’archivio dei Conti di Chialamberto è stato possibile grazie al contributo del Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo e dal Settore promozione dei Beni Librari e Archivistici della Regione Piemonte.