Facilitare la conoscenza del mondo del lavoro ma anche allargare l’orizzonte dei ragazzi a
quello che sarà un possibile futuro occupazionale in un percorso educativo adeguato. E’ questo, in
sintesi, il senso dell’iniziativa “Alternanza Scuola-Lavoro” contenuta nella più ampia legge del
“Buona Scuola”. Il progetto, rivolto alle classi terze e quarte della Scuola Secondaria, prevede
l’obbligo di effettuare un periodo formativo presso enti o strutture esterne per facilitare la
conoscenza del mondo del lavoro in cui i ragazzi si troveranno ad operare nel prossimo futuro.
Molti sono stati gli istituti del territorio che hanno voluto inserire nel loro progetto la
collaborazione con l’Asl TO5.
Da anni, peraltro, l’AslTO5 è sede di stage di orientamento al lavoro per gli studenti delle
scuole secondarie di secondo grado afferenti al suo territorio, attuando percorsi informativi e
conoscitivi delle professioni sanitarie e dei progetti di cura al fine di aiutare i ragazzi nella scelta di
prosecuzione degli studi post diploma.
Con l’alternanza scuola-lavoro, è stato quindi introdotto in maniera universale un metodo
didattico e di apprendimento sintonizzato con le esigenze del mondo esterno che chiama in causa
anche gli adulti, nel loro ruolo di tutor interni (docenti) e tutor esterni (referenti della realtà
ospitante). L’alternanza favorisce la comunicazione intergenerazionale, pone le basi per uno
scambio di esperienze e crescita reciproca. Non solo imprese e aziende, ma anche associazioni
sportive e di volontariato, enti culturali, istituzioni e ordini professionali possono diventare partner
educativi della scuola per sviluppare in sinergia esperienze coerenti alle attitudini e alle passioni di
ogni ragazza e di ogni ragazzo.
L’alternanza scuola lavoro è un’esperienza educativa, co-progettata dalla scuola con altri
soggetti e istituzioni, finalizzata ad offrire agli studenti occasioni formative di alto e qualificato
profilo. Il percorso di alternanza scuola-lavoro offre agli studenti l’opportunità di inserirsi, in
periodi determinati con la struttura ospitante, in contesti lavorativi adatti a stimolare la propria
creatività.
La seconda parte di attività pratica costituita dall’evento organizzato presso l’Istituto Majorana di
Moncalieri della durata di 4 ore.
Un’altro progetto si è svolto nella struttura di oculistica di Moncalieri. Questa volta a
prendervi parte, 15 studenti del Liceo Porporati di Pinerolo ma anche 8 studenti del Majorana di
Moncalieri.
Questo progetto è stato denominato “Take Care” e il suo obiettivo è spiegato dal dott.
Alberto Piatti, medico specialista, che ne è stato il promotore: “Take care perché il vero medico, il
vero infermiere, in generale chiunque operi in Sanità, cura le persone e non solo le malattie. Oggi
più che mai è importante “curare” le persone. In un’epoca dove molte istituzioni sociali “ classiche”
sono deficitarie, la aver cura di chi è ammalato, sopratutto in modo cronico, è essenziale.
Ma se vogliamo curare tutti coloro che hanno necessità, la “ care” deve fondarsi su regole precise:
per cui i ragazzi hanno imparato che il nostro Servizio Sanitario è universalistico (cioè è per tutti,
belli e brutti, ricchi e poveri), caratteristica non cosi scontata, tant’è che in molte nazioni
cosiddette civili e benestanti, non lo è. I ragazzi – ha concluso Piatti – hanno sperimentato sul
campo quanto non sia semplice seguire e curare chi è portatore di una patologia cronica. Servono
competenze professionali, organizzazione e passione nel lavoro”.
Complessivamente gli studenti coinvolti sono oltre 50 e provengono da Istituti superiori come:
Erasmo da Rotterdam di Nichelino, Vittone di Chieri, Andriano di Castelnuovo Don Bosco,
Maxwell di Nichelino, Bobbio di Carignano, Baldessano/Roccati di Carmagnola, Monti di Chieri e
Majorana di Moncalieri.