Dopo l’annullamento del suo incontro lo scorso anno a causa dell’emergenza pandemica, è in arrivo una delle protagoniste più attese che era stata annunciata per la rassegna CuneiForme 2020 di Progetto Cantoregi e per la Fiera Piemontese dell’Editoria 2020 di Cavallermaggiore, realizzate in collaborazione con Le Terre dei Savoia. L’alpinista Nives Meroi, tra le più grandi scalatrici e scalatori del mondo, che nella sua carriera ha vinto su tutti i quattordici Ottomila della Terra, sempre senza ossigeno né portatori d’alta quota, incontra il pubblico sabato 12 giugno 2021 alle ore 21.30 in piazza Baden Powell a Cavallermaggiore (Cuneo), uno dei comuni su cui si sviluppano CuneiForme e la Fiera Piemontese dell’Editoria. Attraverso immagini delle sue avventure in alta quota, ricordi, racconti, curiosità e riflessioni, ci parlerà del suo personale rapporto con la montagna e della grande relazione di attrazione e timore tra l’uomo e la potenza estrema delle alte vette. Modera Leonardo Bizzaro.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, nel rispetto delle normative vigenti sull’emergenza sanitaria Covid-19 (Info: info@progettocantoregi.it). L’incontro è realizzato in collaborazione con Rizzoli. Il bookshop è a cura della Libreria Clerici di Racconigi.
Nives Meroi, una delle alpiniste donne più forti del mondo
Nata a Bonate di Sotto, Nives Meroi è una delle più forti alpiniste donne del mondo. Nella sua carriera ha scalato tutti i quattordici Ottomila della Terra, sempre senza ossigeno né portatori d’alta quota, con il suo compagno fisso di cordata, il marito Romano Benet. Ha pubblicato Sinai (con Vito Mancuso) e Non ti farò aspettare, entrambi disponibili in BUR e Il volo del corvo timido. L’Annapurna e una scalata d’altri tempi (Rizzoli, 2019). Erri De Luca le ha dedicato un libro: Sulla traccia di Nives.
Nives si avvicina all’alpinismo intorno ai 15 anni e a 17 sale le prime vie. A 19 anni incontra Romano Benet e da allora diventano compagni di cordata e poi anche di vita. Nella loro carriera hanno percorso alcune fra le vie più difficili delle Alpi, rendendosi protagonisti di imprese quali la prima invernale al Pilastro Piussi alla parete nord del Piccolo Mangart di Coritenza e quella alla Cengia degli Dei, sullo Jof Fuart. Col tempo il loro amore per la montagna li ha spinti a esplorare orizzonti sempre più lontani, dove l’aria è rarefatta e, come dice Nives, «ogni passo diventa uno sforzo di volontà». Il loro è un alpinismo leggero e pulito: senza l’ausilio di bombole d’ossigeno, climbing sherpa e campi prefissati. Ande, Himalaya, Karakorum. Un percorso fatto di grandi successi, come la salita, nel 2003, di tre Ottomila in soli venti giorni (Gasherbrum II, Gasherbrum I, Broad Peak), seconda cordata al mondo a realizzare quest’impresa e Nives, prima donna in assoluto. Oppure il loro “K in 2”, salito e disceso in cinque giorni, in completa solitudine. E ancora l’Everest, il Tetto del Mondo, scalato anch’esso senza ossigeno né climbing sherpa. E poi Lhotze, il Kangchenjunga, Makalu, fino alla cima dell’Annapurna, l’11 maggio 2017, coronando un sogno lungo più di vent’anni. Meroi e Benet sono la prima coppia e prima cordata al mondo ad aver scalato insieme tutti i 14 Ottomila della Terra, senza ossigeno supplementare né climbing sherpa: L’alpinismo come stile di vita, dove forza di volontà, passione e umiltà sono i valori che portano al successo e dove ogni sconfitta alimenta una nuova voglia di ricominciare.
Cuneiforme, storia del progetto
Dopo l’esordio nell’anno più difficile e triste degli ultimi tempi, la rassegna CuneiForme, organizzata da Progetto Cantoregi, in collaborazione con Le Terre dei Savoia, prenderà nuovo slancio in questo 2021 di rinascita e torna per la seconda edizione. Muovendosi tra linguaggi e forme artistiche diverse, propone appuntamenti tra letteratura, teatro, danza, musica e incontri con l’autore, che prendono il via dal mese di giugno e accompagneranno il pubblico durante tutto l’anno.
Nei prossimi giorni saranno resi noti gli appuntamenti della nuova edizione.
CuneiForme impugna idealmente il testimone dal festival teatrale La fabbrica delle idee, che Progetto Cantoregi ha realizzato fino al 2017 nel parco dell’ex ospedale psichiatrico di Racconigi (Cn), per proporre una rassegna multidisciplinare e diffusa, che continui ad avere nell’impegno civile e sociale il centro della propria ricerca. Una iniziativa che si propone di offrire nuove occasioni di conoscenza e riflessione sul mondo contemporaneo, di diventare un partecipato laboratorio di idee e di approfondimento culturale, di essere un luogo dell’ascolto, del dialogo, dell’accoglienza.
Il nome scelto, CuneiForme, ospita in sé diverse suggestioni, perché richiama il territorio del Cuneese, ma anche le forme espressive delle diverse discipline artistiche, rimanda a uno strumento incisivo come il cuneo (perché incisiva intende essere la rassegna) e a una scrittura, quella cuneiforme, usata dai Sumeri e dagli Assiro-Babilonesi, innovativa per quei tempi, così come innovativo intende essere il nuovo progetto culturale.
CuneiForme è realizzato con il sostegno di Le Terre dei Savoia, Fiera Piemontese dell’Editoria, Fondazione Crt, Fondazione Crc, Compagnia di San Paolo, Regione Piemonte, Comune di Racconigi e Centro culturale “Le Clarisse” di Racconigi, Comune di Bra, Comune di Comune di Cavallermaggiore, Comune di Fossano, Comune di Savigliano, Comune di Carmagnola, Saluzzo Monviso 2024.