Il progetto EmergenzaCasa esteso a 17 comuni, consorzi socio assistenziali e Caritas della provincia di Cuneo
SALUZZO
Lunedì 21 marzo è stata firmata la Convenzione per il progetto EmergenzaCasa, giunto alla quinta edizione. Promosso dalla Fondazione CRC, il progetto coinvolge quest’anno 17 comuni della provincia di Cuneo: ai 14 del 2015 (Alba, Borgo San Dalmazzo, Boves, Bra, Busca, Ceva, Cuneo, Dronero, Fossano, Mondovì, Racconigi, Saluzzo, Savigliano e Sommariva del Bosco) si sono aggiunti quest’anno Caraglio, Cervasca e Verzuolo.
Con EmergenzaCasa, i comuni, insieme con gli enti gestori dei servizi socio assistenziali e le Caritas diocesane e cittadine dei rispettivi territori, valutano le richieste e assegnano i contributi ai nuclei familiari in difficoltà, con l’obiettivo di prevenire gli sfratti per morosità incolpevole. Anche quest’anno è prevista la sottoscrizione dei Patti di solidarietà, accordi siglati con il benestare della Commissione locale, che impegnano il proprietario, a fronte di un riconoscimento economico fino a 1.500 euro, a non sfrattare l’inquilino per almeno i 6 mesi successivi alla firma e a ridurre il canone di affitto. Nello specifico, il progetto si articola in 3 misure: – Misura 1 per prevenzione degli sfratti – Misura 2 per ristrutturazione, arredo e messa in sicurezza di immobili di proprietà degli Enti partner, destinati all’accoglienza di famiglie in emergenza abitativa; – Misura 3 per promuovere l’indipendenza abitativa di giovani under 30, studenti o lavoratori precari, disponibili a prestare la propria collaborazione in alcuni interventi in campo sociale presso organizzazioni o associazioni del territorio, nei sette comuni principali della provincia. Come già avvenuto nelle edizioni precedenti, si rinnova l’interazione con EsperienzaLavoro, progetto promosso dalla Fondazione CRC per l’inserimento e il reinserimento lavorativo: le Commissioni locali per l’emergenza abitativa segnaleranno i nuclei familiari con persone disoccupate disponibili a percorsi di tirocinio di 6 mesi, con sostegno al reddito, da svolgere nell’ambito di EsperienzaLavoro 5, a partire dall’estate.
L’edizione 2015 ha visto un aumento dei contributi erogati rispetto agli anni precedenti: in totale, sono stati 590 i nuclei familiari che hanno sottoscritto i Patti di solidarietà, per un totale di 782 mila euro di contributi economici. Inoltre, nei Comuni ATA (Alta Tensione Abitativa), la sottoscrizione del Patto ha portato alla stipula di un contratto a canone concordato, con vantaggi economici sia per l’inquilino, sia per il proprietario. «Con EmergenzaCasa 5 la Fondazione rilancia il proprio impegno per contrastare l’emergenza abitativa, tema purtroppo ancora molto attuale in provincia di Cuneo: finora, con le diverse misure attivate in questo progetto, è stato possibile aiutare circa 2000 famiglie in difficoltà − ha commentato Ezio Falco, presidente della Fondazione CRC – Un risultato importante che è stato possibile raggiungere grazie alla collaborazione attiva dei Comuni, dei Consorzi e delle Caritas della provincia, i soggetti che conoscono da vicino le difficoltà abitative della nostra comunità».
Lunedì 21 marzo è stata firmata la Convenzione per il progetto EmergenzaCasa, giunto alla quinta edizione. Promosso dalla Fondazione CRC, il progetto coinvolge quest’anno 17 comuni della provincia di Cuneo: ai 14 del 2015 (Alba, Borgo San Dalmazzo, Boves, Bra, Busca, Ceva, Cuneo, Dronero, Fossano, Mondovì, Racconigi, Saluzzo, Savigliano e Sommariva del Bosco) si sono aggiunti quest’anno Caraglio, Cervasca e Verzuolo.
Con EmergenzaCasa, i comuni, insieme con gli enti gestori dei servizi socio assistenziali e le Caritas diocesane e cittadine dei rispettivi territori, valutano le richieste e assegnano i contributi ai nuclei familiari in difficoltà, con l’obiettivo di prevenire gli sfratti per morosità incolpevole. Anche quest’anno è prevista la sottoscrizione dei Patti di solidarietà, accordi siglati con il benestare della Commissione locale, che impegnano il proprietario, a fronte di un riconoscimento economico fino a 1.500 euro, a non sfrattare l’inquilino per almeno i 6 mesi successivi alla firma e a ridurre il canone di affitto. Nello specifico, il progetto si articola in 3 misure: – Misura 1 per prevenzione degli sfratti – Misura 2 per ristrutturazione, arredo e messa in sicurezza di immobili di proprietà degli Enti partner, destinati all’accoglienza di famiglie in emergenza abitativa; – Misura 3 per promuovere l’indipendenza abitativa di giovani under 30, studenti o lavoratori precari, disponibili a prestare la propria collaborazione in alcuni interventi in campo sociale presso organizzazioni o associazioni del territorio, nei sette comuni principali della provincia. Come già avvenuto nelle edizioni precedenti, si rinnova l’interazione con EsperienzaLavoro, progetto promosso dalla Fondazione CRC per l’inserimento e il reinserimento lavorativo: le Commissioni locali per l’emergenza abitativa segnaleranno i nuclei familiari con persone disoccupate disponibili a percorsi di tirocinio di 6 mesi, con sostegno al reddito, da svolgere nell’ambito di EsperienzaLavoro 5, a partire dall’estate.
L’edizione 2015 ha visto un aumento dei contributi erogati rispetto agli anni precedenti: in totale, sono stati 590 i nuclei familiari che hanno sottoscritto i Patti di solidarietà, per un totale di 782 mila euro di contributi economici. Inoltre, nei Comuni ATA (Alta Tensione Abitativa), la sottoscrizione del Patto ha portato alla stipula di un contratto a canone concordato, con vantaggi economici sia per l’inquilino, sia per il proprietario. «Con EmergenzaCasa 5 la Fondazione rilancia il proprio impegno per contrastare l’emergenza abitativa, tema purtroppo ancora molto attuale in provincia di Cuneo: finora, con le diverse misure attivate in questo progetto, è stato possibile aiutare circa 2000 famiglie in difficoltà − ha commentato Ezio Falco, presidente della Fondazione CRC – Un risultato importante che è stato possibile raggiungere grazie alla collaborazione attiva dei Comuni, dei Consorzi e delle Caritas della provincia, i soggetti che conoscono da vicino le difficoltà abitative della nostra comunità».