Con Einaudi è arrivato in libreria l’ultimo romanzo di Davide Longo, La vita paga il sabato, uscito martedì 21 giugno. Protagonista è ancora Arcadipane, con l’immancabile ex commissario Bramard, per il quarto capitolo della serie iniziata nel 2014 con Il caso Bramard e proseguita con Le bestie giovani e Una rabbia semplice.
Il 21 giugno è uscita con Einaudi anche una nuova edizione de L’uomo verticale, romanzo distopico, uno dei primi libri di Longo pubblicato inizialmente con Fandango nel 2010.
La vita paga il sabato sarà presentato mercoledì 29 giugno al Circolo dei Lettori di Torino (via Bogino 9) alle ore 18.30, con Dario Voltolini. Ingresso su prenotazione.
Davide Longo, carmagnolese di origine, insegna scrittura presso la Scuola Holden di Torino.
La vita paga il sabato
Tra i silenzi di un paese incastonato nelle montagne del Piemonte e la chiassosa Roma del cinema e della politica, il mistero di una donna che per molti è stata una musa, un sogno, un rimorso. Un nuovo caso per Vincenzo Arcadipane e Corso Bramard.
Un produttore cinematografico, fratello di un potente ex ministro democristiano, viene trovato morto dentro la sua Jaguar, abbandonata in una sperduta valle alpina. Sua moglie, un’ex attrice che ha fatto innamorare un’intera generazione, è scomparsa. Incaricato delle indagini, il commissario Arcadipane deve lasciare la sua Torino e trasferirsi temporaneamente a Clot, un grumo di case sorvegliate da una diga che serra la valle come un cappio.
Ad attenderlo, gente diffidente e spigolosa e un rebus da far scoppiare la testa. Troppo complicato per non chiamare in aiuto il vecchio amico e mentore Corso Bramard e l’indisciplinata quanto indispensabile agente Isa Mancini, entrambi alle prese con un momento difficile della propria vita.
Per arrivare alla verità sarà necessario scavare tra antichi segreti e nuovi egoismi, districando una trama tessuta a più mani. Fino alla scoperta che per tutti, o quasi, la vita paga il sabato.
L’uomo verticale
Misteriosi invasori alle porte, le smanie di potere dell’esercito, paura, odio e ferocia che si diffondono. E il crollo del nostro mondo? Un grandissimo romanzo distopico in cui tutto ci sembra purtroppo sempre più familiare. In Italia, in un futuro imprecisato, la civiltà è al collasso, la legge e la giustizia un ricordo del passato e per le strade regna la barbarie. Leonardo è un professore universitario, con alle spalle una carriera da scrittore di successo, che dopo l’accusa di aver abusato di una sua studentessa si è ritirato nel paesino in cui è nato.
Da anni non scrive e non insegna più conducendo un’esistenza distante da tutti e tutto. Fino a quando la moglie, che lo aveva lasciato dopo lo scandalo, non si presenta in fuga alla sua porta, per affidargli la figlia Lucia e Alberto, il figlio avuto da un altro compagno. La promessa è di tornare a prenderli, ma la violenza avanza e raggiunge anche la provincia. Della moglie non c’è più traccia. I tre, insieme al cane Bauhsan, devono mettersi in viaggio, verso Occidente dove pare ci sia salvezza. Li attende un mondo dove il progresso si è sgretolato e gli istinti sono padroni. Un mondo in cui solo aggrappandosi alla propria bussola morale potranno non perdere la strada.