Sabato scorso, 25 settembre, si è tenuto a Cavallermaggiore un incontro, moderato dal dott. Gianni Rinaudo, per riportare l’attenzione sul sistema dei trasporti pubblici nella Provincia Granda. Sono intervenuti, dopo l’introduzione del sindaco di Cavallermaggiore Davide Sannazzaro, esperti, studiosi, sindacati e pendolari per parlare del nodo della ferrovia di Cavallermaggiore, della mobilità scolastica, di sicurezza e sostenibilità.
«A pochi anni dal sogno MetroGranda e dal Patto per la Mobilità di bacino – ha affermato il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni – il dibattito pubblico su questi temi si è arenato nelle sabbie mobili dei costi. La mobilità però non si può ridurre ad una mera questione economica senza tenere conto della qualità di vita e dei servizi, della sicurezza, della competitività del sistema produttivo, del bilancio ambientale complessivo del sistema trasporti. Lo stesso mondo delle imprese lancia sempre più frequentemente l’allarme sulla inadeguatezza delle infrastrutture della Granda e sulla mancanza di una programmazione strategica sul tema trasporti e logistica. L’ultimo rapporto Ires di Regione Piemonte riconosce che la provincia di Cuneo è la più giovane, la più istruita, la più produttiva, la dinamica della regione. Ma fino a quando riuscita a reggere il “sistema Cuneo” senza una programmazione strategica adeguata che non solo recuperi il gap infrastrutturale e di servizi ereditato dal passato, ma cerchi altresì di progettare un futuro sostenibile in tutti i sensi?».
Chiude Calderoni: «Serve un piano strategico regionale al posto dell’attuale gestione “alla giornata”».